All’interno della vasca, simmetricamente al catino, su basi quadrangolari si elevano quattro sfingi che raffigurano le “passoni umane”, cioè i quattro vizi capitali, e costituiscono un tipico esempio del complesso simbolismo barocco.
Quest’ultima è l’unica ad avere una zampa anteriore alzata nell’atto di portare un frutto alla bocca. La fontana è conosciuta anche col nome di “fontana dei vizi”.
Le sfingi, rappresentate con lunghi capelli ad ampie ciocche sul dorso, hanno il capo rivolto in modo da riguardarsi a due a due: la Gola e l’Ira, l’Avarizia e la Lussuria.
Le sculture, databili al XVIII secolo, sono presumibilmente di provenienza lombarda.