La Foresta dei Pigmei – Isabel Allende

Creato il 04 marzo 2013 da Ferdori

La lettura di un libro di Isabel Allende dopo tanto tempo, è stato un tentativo personale di entrare in quella atmosfera spirituale e a volte surreale tipica di molti autori sudamericani, che non sempre mi riesce.

La foresta dei pigmei era lì in attesa di lettura da diversi anni e qualche giorno fa una piccola coincidenza me lo ha fatto scegliere tra tutti gli altri.

Spesso per entrare nell’atmosfera creata dall’autore, è necessario cogliere anche quegli aspetti non indicati in modo esplicito, in maniera tale da non rimanere troppo legati al racconto vero e proprio, ma essere trascinati in un clima di livello diverso.

Ebbene, se a volte questa esperienza mi è riuscita con qualche altro autore, in questo caso la mia interpretazione della lettura è rimasta fin troppo inchiodata sul concreto delle vicende raccontate.

Capisco bene il senso ed il contesto del Giaguaro e dell’Aquila, capisco le metafore del linguaggio degli animali e le credenze dei nativi dei luoghi raccontati, così come la profezia della vecchia incontrata dai protagonisti durante la perlustrazione del mercatino, ma tutto ciò non ha provocato in me una grande attrazione.

Dunque devo dire che questo romanzo non è stato all’altezza delle mie aspettative.

Una storia a tratti anche intrigante che però non ha mai dato la sensazione del mistero e nemmeno dell’impossibilità di un lieto fine.

Un libro differente da ciò che avevo letto in precedenza della Allende e che comunque anche solo per questo motivo è stato interessante leggere.

Tuttavia una sostanziale mancanza di pathos non può che essere il mio deluso commento finale.

Tempo di lettura: 4h 00m


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