Un post breve ma significativo. Ormai più di un anno fa, la Turchia ha compiuto un atteso e concreto passo in favore delle minoranze non musulmane: la restituzione delle proprietà confiscate nel corso degli ultimi decenni; la decisione venne resa nota dal premier Erdoğan in persona, all’iftar organizzato dalle fondazioni greco-ortodosse. Le prime restituzioni sono state formalizzate qualche mese fa, la scuola di Galata è diventata una delle sedi delle varie Biennali organizzate dall’Iksv; subito dopo l’Epifania, ne è stata accordata un’altra: quella di 190 acri di foresta attorno al monastero di Heybeliada. Il luogo è decisamente suggestivo, io ci sono stato la scorsa estate: con tanto di passeggiata proprio all’interno della foresta; il seminario greco-ortodosso di Halki però aspetta ancora di essere riaperto (venne chiuso dopo il colpo di stato militare del 1971): sull’argomento il governo ha fornito molti annunci di disponibilità, ma nessuna misura operativa.
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