La Foresta di Joe R. Lansdale

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Questo nuovo libro di Lansdale me lo ricorderò anche perché è stato il regalo per il 5° anniversario di matrimonio. Per un anniversario speciale, ci voleva quindi un libro speciale, e con Lansdale non si sbaglia. E grazie al Cielo, per una volta è uscito quasi in contemporanea con l’estero, perché da qualche tempo ci avevo già messo sopra gli occhi.

Copertina italian

Trama

Mentre è sul traghetto col nonno e la sorella Lula, Jack incontra dei banditi in fuga, che non esitano a uccidere suo nonno e a rapire la ragazza. Dopo il naufragio del traghetto, Jack cerca qualcuno che lo possa aiutare a rintracciare i banditi, per vendicare il nonno e salvare la sorella.
Si imbatte in Eustace, un gigantesco uomo di colore, in compagnia del suo amico, il maiale selvatico Hog e il nano Shorty. Insieme a loro si metterà all’inseguimento della banda.

Copertina U.S.

Considerazioni

Cercherò di non ripetermi, dopo che ho recensito diversi suoi romanzi, e i punti di forza sono sempre quelli. Ed è un bene, perché lo stile di Lansdale è eccezionale così, capace di suscitare sana invidia in chi scrive. Grazie alle sue analogie, alle sue espressioni colorite, che sembrano uscite dalla bocca di gente incontrata sulla strada o in un bar, dopo che averci scambiato due chiacchiere, abbiamo sempre caratterizzazioni dei personaggi senza dover ricorrere a mille descrizioni o stratagemmi narrativi.

L’autore

I personaggi li conosciamo attraverso ciò che dicono. Spesso, sono uomini ai limiti della società, come in questo caso, gente che vive sbarcando il lunario come può e che ha qualche scheletro nell’armadio. In questo romanzo, non ci sono protagonisti ricchi e belli, bensì gente che vive a cavallo di due mondi, quello del vecchio west e quello moderno dell’inizio ‘900, con la sua rivoluzione dei motori e il benessere che arriva dalla costa est.

Non ci sono eroi senza macchia, ma gente che galleggia nella “linea grigia” che viene nominata all’interno del libro. C’è chi è più verso il nero, e chi è un po’ più bianco, e sta a noi lettori capirlo, anche se può sembrare semplice.
Non aspettatevi un romanzo fatto di rose e fiori, di corteggiamenti ed eroi che salvano la principessa: molte scene sono crude, e non si va tanto per il sottile. Ma è così che mi piace Lansdale, schietto e onesto, con quel taglio cinematografico e le battute taglienti che ti fanno venire voglia di vedere la storia anche su grande schermo.