"Vivendo in Italia, ed essendo nata in questo paese, credo sia impossibile non amarlo. Per la bellezza che conserva, per la freschezza della gente, per la storia che ha scritto. Ma è sempre più difficile amare un Paese che non è in grado di garantirti un futuro, che si rovina con le proprie mani, che ha sempre avuto bisogno di alleati per superare le difficoltà. L'Italia è stanca, vecchia, incapace di funzionare bene, di rinnovarsi. Taglia sull'istruzione e sulla ricerca (e l'articolo 9 della Costituzione?), vede maree di avvocati a spasso, aspiranti insegnanti già sulla soglia dei quaranta sbattuti su è giù lungo la pensiola, e posti occupati sempre dalle solite facce o da cognomi che sono sempre troppo uguali a se stessi. Io credo che qualcosa debba per forza cambiare; credo che tutti noi possiamo muovere qualcosa. Basta crederci." (Marianna)
"Credo in me stesso, credo che se voglio qualcosa e mi impegno per realizzare un sogno posso farcela. Credo nell'amicizia e credo nell'amore, anche se a volte il vero amore è difficile da trovare. Credo nell'Italia, credo nell'essere italiano, ma credo che questa non sia un'Italia gestita bene: non mi piacciono per niente le cose che succedono a volte in questo paese. Credo che quando sei sul campo, anche con tanta gente attorno puoi sentirti solo, con tutte le responsabilità addosso, ma credo anche che sia una bella cosa, capace di farti sentire importante, e credo che nella vita c'è bisogno di essere importanti per qualcuno. Credo che sapere di poter contare su un'altra persona sia la cosa più bella della vita, sapere che quella persona ci sarà sempre. Credo che un giorno mi troverò davanti ad altre scelte, ad altri sogni che potrei realizzare e sono sicuro che quel giorno ce la metterò tutta. Ci credo e basta, e non mi vengono più le parole, ragazzi." (Stefano)
(dal libro allegato a "Niente Paura", del duo Gay-Paterlini)