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La forza di Putin: una Russia ancora più dipendente (anche nel senso patologico della parola) dallo Stato di quella sovietica

Creato il 19 novembre 2012 da Matteo
Stato-dipendenti
Lo stato sostiene intenzionalmente il mantenimento sociale con scarse elemosine perché lo sa: la miseria dei Lumpen li costringe in modo paradossale ad essere ancor più devoti al potere
19.11.2012
Più della metà degli elettori russi siede sull'ago statale di miseri sussidi, stipendi e sovvenzioni e non sono pronti a cambiare questo sistema con nient'altro. Ogni presidente eletto da loro diventerà il Putin di turno. Ed è impossibile correggere la situazione del paese con l'aiuto della maggioranza.

Karl Marx ci ha regalato la notevole parolina "Lumpenproletariat". Il Lumpenproletariat classico, secondo Marx, sono persone che non possono e non vogliono lavorare. Non avendo né capacità, né norme etiche, non sapendo pianificare neanche il proprio destino, sono elettori estremamente irresponsabili e votano per politici altrettanto irresponsabili.
Dopo che nel XX secolo vari stati hanno preso a pagare sussidi ai Lumpen, lo status dei Lumpen è mutato. Il Lumpen è rimasto altrettanto irresponsabile, infantile e misero, tuttavia gli è apparsa una fonte di reddito – la propria riluttanza a lavorare sponsorizzata dallo stato. Questi si sono trasformati in un nuovo strato sociale, che chiamerei lo strato degli stato-dipendenti, per analogia con i tossicodipendenti: lo strato dei Lumpen di Stato.

Ci porremo una domanda – quante di queste persone ci sono in Russia?

 

10 milioni di persone che non vogliono lavorare

Secondo gli esperti che lavorano sul programma "Strategia-2020", solo tra gli uomini questi erano 6,3 milioni nel 2009, tra l'altro in 9 anni questo numero è cresciuto di 400 mila (con la caduta della popolazione in generale). "E' iniziata la riproduzione dei poveri con la contemporanea formazione in loro di una particolare subcultura di povertà" – nota "Strategia-2020". Praticamente tutte queste persone esistono grazie a sussidi da poche copeche, ma statali.
Mettiamo che il numero di Lumpen di sesso femminile sia due volte minore che tra gli uomini (tra i poveri russi le donne sono più attive) e otterremo circa 10 milioni di persone in età lavorativa che semplicemente non vogliono lavorare. Sono tante quante oggi in Russia i lavoratori immigrati .
Sono quasi il 14% del numero totale della popolazione russa in grado di lavorare, 75,5 milioni di persone.
Osserviamo un paradosso. Nella Russia contemporanea il lavoro fisico non è pagato male. Un tassista o una collaboratrice domestica a Mosca, sgobbando, guadagnano fino a 2 mila dollari al mese. Insieme a questo in cittadine e piccoli centri abitati un'enorme quantità di persone vive con sussidi di 3-4 mila rubli [1] senza cercare di mutare il proprio destino. I lavoratori immigrati in Russia guadagnano più dei Lumpen.
Cos'è un Lumpen dal punto di vista elettorale? E' un elettore di cui si compra il voto. A spese di chi? A spese di altri elettori. In una società democratica i Lumpen votano per il politico che gli promette il più possibile. In una società autoritaria i Lumpen votano per il maschio-alfa al governo.

700 mila guardiani

La quantità di uomini che non vogliono lavorare non è esaurito dai Lumpen evidenti conteggiati dalla "Strategia-2020".
Porterò un esempio: sulla strada rotabile Skolkovskoe [2], là, dove alla fine di questa costruiscono la città della scienza, bloccarono il traffico. Inizialmente lo bloccarono con blocchi di cemento e accanto ai blocchi posero una garitta con dei guardiani. Ogni giorno stavano là due guardiani – uomini sani di età lavorativa – e non facevano niente. Poi, in aggiunta ai blocchi di cemento, bloccarono altri due tratti della strada rotabile e posero pure una garitta per ciascuno. I guardiani diventarono già quattro. Poi i blocchi di cemento furono sostituiti da una sbarra e accanto alla sbarra posero pure un guardiano. Tenendo conto del fatto che i guardiani da noi sono di turno ogni tre giorni, si ottiene cinque per quattro – in totale venti uomini sani in età lavorativa che non fanno niente.
Secondo i dati ufficiali, in Russia 24700 ditte di sorveglianza riuniscono 678600 specialisti diplomati – o quasi l'1% della popolazione russa in grado di lavorare.
Tutti questi 700 mila guardiani sono occupati in un segmento molto specifico del mercato del lavoro. Da una parte, per ore fisiche non fanno niente (a Skolkovo alcune volte al giorno sollevano la sbarra per far passare un'auto importante). D'altra parte, sono capi, anche se piccoli. Una parte importante del loro lavoro è il senso di superiorità sui semplici cittadini, tanto più forte quanto meno si distinguono da questi cittadini per livello di stipendio.
Certo, non tutti questi 700 mila sono Lumpen.
Tuttavia nella maggior parte dei casi è dubbio che una persona, il cui lavoro consiste nel non far passare e fare la guardia, in qualche momento cominci a lavorare.
La cosa importante è anche che il lavoro di queste persone non fa aumentare il PIL del paese. Molto spesso fa diminuire il PIL: in particolare, il lavoro dei guardiani a Skolkovo consiste nel non permettere ai contribuenti di servirsi di una strada costruita a spese dei contribuenti.

Lumpen con le mostrine

L'1% della popolazione in grado di lavorare, che lavorano come guardiani privati, testimonia l'incapacità dello stato di sostenere l'ordine pubblico. Tra l'altro il numero di tutori dell'ordine in Russia ha travalicato ogni limite pensabile.
In URSS con la sua popolazione di 300 milioni di persone nel 1990 per il Ministero degli Interni lavoravano 628 mila persone, in Russia con la sua popolazione di 140 milioni di persone i lavoratori del Ministero degli Interni nel 2012 ammontava a 1,1 milioni di persone. In URSS c'era 1 poliziotto su 467 persone. In Russia c'è 1 poliziotto su 129 persone.
In 20 anni il numero di poliziotti per persona è addirittura cresciuto formalmente di 3,6 volte. In realtà la cifra è ancora più alta, perché dal Ministero degli Interni si sono staccati il Servizio Federale per le Migrazioni, il Servizio Federale per il Controllo sui Narcotici, ecc. Inoltre in FSO [3], SVR [4] e FSB [5] lavorano circa 140 mila persone (senza tener conto del servizio di frontiera). E' due volte e qualcosa in più che nel Ministero della Sicurezza Statale nel 1953.
Il numero complessivo di persone formalmente occupate dalla tutela dell'ordine (Ministero degli Interni, Servizio Federale per le Migrazioni, FSIN [6], Servizio Federale per il Controllo sui Narcotici, FSO, FSB, ecc.) in Russia raccoglie fino a 2 milioni e ammonta a quasi il 3% della popolazione in grado di lavorare. La crescita del numero dei tutori dell'ordine, tuttavia, non ha a che fare in alcun modo con il miglioramento della sicurezza dei cittadini. E' esattamente il contrario: il livello di criminalità in confronto all'URSS è cresciuto nettamente. Il livello reale di omicidi in Russia, evidentemente, ammonta a 40 persone su 100 mila, che è 40 volte più alto che nell'Europa Occidentale contemporanea ed è paragonabile al numero di omicidi nell'Inghilterra del XVIII sec., dove non c'era affatto polizia.
Una crescita così netta del numero di tutori dell'ordine con una così netta caduta del livello di sicurezza testimonia che come classe i tutori dell'ordine si sono trasformati in un tessuto canceroso, che si occupa non della tutela della società, ma del parassitismo su di essa: cioè in Lumpen.
Tra l'altro, a differenza dei classici Lumpen declassati, questi non solo non fanno aumentare il PIL, lo fanno attivamente diminuire. Per guadagnare mille dollari, fanno danni da milioni all'economia.
Per esempio, si può considerare che in conseguenza dell'insensata e umiliante procedura di cambiamento del passaporto interno a 20 e a 45 anni lo stato perde circa 2,4 miliardi di dollari l'anno. Il volume complessivo di bustarelle che nel frattempo ricevono i collaboratori del servizio passaporti, si capisce, è di ordine minore. Il sistema possiede il proprio demoltiplicatore: per ottenere 1 dollaro di profitto deve fare 20 dollari di danni all'economia.
Lo stesso per gli attacchi al mondo degli affari: se una banda di Lumpen con le mostrine ha ricattato un uomo d'affari per un milione di dollari, ciò non significa che un milione di dollari ha cambiato padrone. Ciò significa che l'economia del paese (senza considerare i destini umani distrutti) ha subito un danno di ordine maggiore.
Ancora una volta: il Lumpen con le mostrine non tutela la società Trae vantaggio dal danno causato alla società, tra l'altro questo guadagno possiede un suo proprio demoltiplicatore: per ottenere un rublo di bustarelle è necessario causare un danno di ordine maggiore. E' chiaro che ogni Lumpen di Stato del genere voterà sempre per chi gli garantisce una forma di esistenza parassitaria. E questi sono come minimo due milioni di voti più i membri delle famiglie. Una pulce voterà sempre per chi gli da la possibilità di succhiare sangue.

Lumpen con il distintivo

Tutto ciò che si può dire sui Lumpen con le mostrine, si può dire anche dei funzionari russi. Ognuno singolarmente può essere una persona decente. Come ceto da strumento di garanzia del funzionamento dello stato si sono trasformati in uno strato di parassiti, che fa diminuire il benessere della società per far aumentare il proprio benessere – in un'altra forma di Lumpen di Stato.
Prendiamo, per esempio, un'organizzazione come il Rostechnadzor [7].
Ecco alcune situazioni tipiche Un complesso industriale metallurgico costruisce un tubo di 70 m di altezza, il tubo è riempito di gas inerte. Viene il Rostechnadzor e dice: "Il vostro tubo è alto più di 50 m, su di esso dev'esserci un ascensore antincendio". E' chiaro che l'ascensore antincendio fa raddoppiare il costo della costruzione. Ma non è chiaro a che cacchio serva un ascensore antincendio a un tubo con gas inerte.
Oppure: una fabbrica ristruttura un reparto elettrolitico. Acquista le apparecchiature più nuove in Germania. Sopra le vasche nel reparto c'è una gru a portico. Viene il Rostechnadzor, dice: "Non possiamo far mettere in esercizio il reparto perché nella gru non c'è un portello". I tentativi di spiegare che nella gru non c'è un portello perché in essa non c'è un macchinista non portano a nulla. Non si può neanche tagliare un portello, se lo tagli, i tedeschi sospenderanno la garanzia.
Di che si occupa de facto il Rostechnadzor? La sua esistenza è condizione sufficiente per la totale non concorrenzialità dell'economia russa. I suoi funzionari si ingegnano di tenere tutta l'industria al livello degli anni '60 in cambio di una quantità insignificante di bustarelle e di una qualche quantità di piacere sadico. Eppure si tratta di una struttura relativamente poco potente e poco nota: non è il Ministero delle Finanze o il Ministero dei Trasporti.
Come i tutori dell'ordine russi, i funzionari russi come ceto si sono trasformati in uno strato parassita dell'economia. In Russia ci sono 1,6 milioni di funzionari. Sono molto meno di 10 milioni di Lumpen Tuttavia, a differenza dei Lumpen, non sono semplicemente una massa inerte nell'economia. Non esistono grazie ai sussidi. Esistono perché causano un danno all'economia.
Il volume del mercato dei servizi di corruzione in Russia ammonta al 25% del PIL. Tuttavia ciò non significa che i Lumpen con il distintivo tolgono al paese un quarto del denaro che ha guadagnato. Grazie a loro ogni persona che lavora guadagna 5-10 volte meno di quanto guadagnerebbe in assenza di Lumpen con il distintivo. Più povera è la Russia, più ricco è il funzionario.

Lumpen con il diploma

Gli istituti universitari russi da ascensori sociali si sono trasformati in strumento per la lumpenizzazione della popolazione.
In URSS aveva ricevuto un'istruzione universitaria il 25% della popolazione. Il sistema di istruzione universitario era selettivo, nel proprio reparto di scienze naturali era il migliore al mondo e giocava un ruolo di ascensore sociale. Nella Russia contemporanea ha un'istruzione universitaria il 75% della popolazione.
Il numero di persone che ogni anno ottiene un diploma supera di una volta e mezzo il numero dei licenziati delle scuole (molti ottengono due-tre diplomi). Un'altra questione è il valore reale di questi diplomi. Spesso è pari a zero.
Chi producono in realtà gli istituti russi? Risposta: producono persone che hanno disimparato a lavorare e le cui ambizioni non corrispondono al loro livello di istruzione – cioè dei Lumpen.
Dove vanno queste persone? Le più fortunate diventano funzionari, cioè Lumpen con il distintivo, i meno fortunati riempiono il ceto dei lavoratori statali, cioè di medici e insegnanti.
Con "medici e insegnanti" in Russia accade una cosa stupefacente. "Medici e insegnanti" da noi descrive parte del discorso che non si intersecano. Un aspetto del discorso è che "medici e insegnanti" sono pagati poco, sono eroi che con abnegazione curano malati e insegnano ai bambini per 7 mila rubli [8] al mese.
D'altra parte, nei blog e sui mezzi di informazione di massa raccontano continuamente altre storie. Di medici e insegnanti concreti. Della maternità di Pjatigorsk [9], in cui è morto un neonato perché avevano artificialmente frenato il parto alla puerpera perché i medici, che ricevono sistematicamente bustarelle, non riuscivano a mettersi d'accordo tra loro su avrebbe assistito il parto gratis. Dell'ospedale di Krasnodar [10], in cui un chirurgo per una settimana ha mandato a casa una madre, al cui figlio era venuto un ascesso dopo un'iniezione. E dopo l'operazione la madre con il lattante è stata in corridoio finché al bambino non si è dissanguato e le è morto tra le braccia.
Non è difficile notare che ci sono vari "medici e insegnanti". Ci sono "medici e insegnanti" astratti, che per incomprensibili, ma indubbiamente elevati motivi lavorano per miseri stipendi. Ma ci sono medici e insegnanti reali, gran parte dei quali gioca il ruolo di metastasi, che colpiscono l'organismo sociale russo e diffondono ulteriormente il cancro per i vasi linfatici.
"A un degno insegnante un degno stipendio" – si può sentire spesso questo slogan. Ma molti insegnanti sono degni?
Ancora una volta: non parlo di persone concrete. Parlo di ceti. In Russia ci sono sbirri onesti, ottimi insegnanti e medici-eroi. Ma la statistica è implacabile. Il nostro paese è al quinto posto al mondo per numero di medici per persona e il 130° posto al mondo per efficienza del sistema sanitario.
Ciò significa che, per quanto sia cinico dal punto di vista dell'organizzazione della società, la principale funzione dei medici in Russia non è la fornitura di servizi sanitari. E' la creazione di un'atmosfera di dipendenza dallo stato (così come degli insegnanti, tra l'altro).
Medici e insegnanti stessi sono stato-dipendenti e con la loro esistenza ostacolano la creazione di un mercato dei servizi sanitari e di istruzione, formando in cambio la stato-dipendenza in quel che riguarda la medicina e l'istruzione. Andate in qualsiasi commissione elettorale, in cui a Putin è stato conteggiato quasi il 70% alle elezioni presidenziali e vedrete là medici e insegnanti. Stato-dipendenti, supporto del regime.
Il numero complessivo di insegnanti in Russia è di 1,36 milioni di persone, di professori – 341 mila persone. Il numero complessivo di medici in Russia ammonta a 690 mila persone.

Pensionati

Il numero di pensionati in Russia ammonta a 40 milioni di persone. (12 milioni di esse continuano a lavorare). Sono circa il 40% dei voti degli elettori.
In un paese con un economia di mercato e un sistema di cumulo delle pensioni il pensionato è una delle categorie più libere e benestanti della popolazione. Sì, il suo reddito è minore di quando lavorava, ma anche le sue spese sono di molte volte inferiori. Ha una propria casa, per cui è stato pagato il debito; i suoi figli sono cresciuti da tempo, non spende per la loro istruzione; i fondi in cui ha investito il denaro danno un reddito stabile. Chi fa crociere oceaniche? I pensionati. Chi si compra immobili ai Caraibi o a Cipro? I pensionati.
Non è così in Russia: un pensionato ha lavorato per tutta la sua vita, dando tutto allo stato e verso la fine della vita dipende dallo stato, che gli da degli spiccioli e non ha dove prendere più denaro. Poche unità tra i pensionati russi sono persone libere e benestanti. Come strato sociale per loro è caratteristica la sindrome di Stoccolma. Il pensionato ricorda anche che questo stato lo ha derubato, ma è stato-dipendente. Sa che l'unico che può dargli denaro è lo stato e in forza dei propri interessi sociali (come strato) voterà sempre per chi promette di dare, distribuire e dividere – perché a 70 anni il pensionato non ha alcun altro mezzo di guadagnare denaro.

Capki [11] invece di coltivatori diretti, dolbiny invece di uomini d'affari

Il ceto dominante della Russia sono i funzionari e gli uomini delle strutture armate, che si arricchiscono a spese del fatto che il paese si impoverisce e conta realmente circa 5-6 milioni di persone. Insieme ai membri delle loro famiglie sono già circa il 10% degli elettori. A dirla essenzialmente, è la classe media russa. Proprio queste persone comprano macchine e appartamenti, siedono nei ristoranti e visitano boutique Se nel XIX sec. per classe media si intendeva la borghesia indipendente, in Russia la classe media sono sbirri e funzionari.
Al contempo il supporto del potere sono sempre più larghi strati di persone prive per pretesti plausibili di fonti indipendenti di reddito ed equipaggiati dallo stato. Sono 40 milioni di pensionati, 10 milioni di veri Lumpen, che esistono grazie a questo o quel sussidio; sono 2,5 milioni di medici e insegnanti.
Coltivatori diretti, operai e uomini d'affari in Russia ammontano a meno della metà degli elettori.
Ma perfino questi sono per molti versi stato-dipendenti.
Secondo le possibilità gli agricoltori indipendenti in Russia sono stati sostituiti da capki, che prendono la terra con la violenza e spadroneggiano, ottenendo prestiti dallo stato. Gran parte degli operai lavora per compagnie statali e imprese tipo l'"Uralvagonzavod" [12], che sono incapaci di esistere senza sostegno dello stato. Per quanto riguarda il mondo degli affari, in Russia ci sono meno borghesi che dolbiny (alte cariche con interessi nel mondo degli affari, secondo la fortunata espressione del capo della NRK [13] Aleksandr Lebedev). Il mondo degli affari russo come classe, evidentemente, vincerà con l'eliminazione dello stato putiniano. Ma molti concreti uomini d'affari – dal padrone della Rusal [14] Oleg Deripaska al "maggior agricoltore d'Europa", il governatore Tkačëv – perderanno.
Il meccanismo di lumpenizzazione statale del paese per il proprio corretto funzionamento richiede ancora un altro ceto: i lavoratori immigrati-schiavi. I lavoratori immigrati fanno un lavoro troppo a basso costo perché per una persona con un sussidio di 100-150 dollari abbia senso (tenendo conto delle spese per abitazione e trasporti) trasferirsi da un piccolo centro abitato in una grande città e permettono ai funzionari di appropriarsi del denaro di quei lavori fisici che altrimenti sarebbero un buon aiuto per studenti e pensionati.
Essenzialmente l'ideale dello stato putiniano è questo. In cima i parassiti di stato (con distintivi e mostrine), in basso gli stato-dipendenti (il medico, l'insegnante, il disoccupato) e del tutto in basso i lavoratori immigrati-schiavi. L'aspirazione del potere è che il massimo numero di elettori sia stato-dipendente e che il minimo numero di essi sia libero. "La morte nazionale del popolo russo è il corso per cui porta il paese l'attuale potere russo", – scrive Michail Dmitriev nell'ultimo rapporto del CSR [15].

La degenerazione della nazione

"Vladimir Putin non governa il paese da se e neanche a nome dei famigerati uomini delle strutture armate, ma rappresenta politicamente l'incredibilmente maturato ceto parassitario, che grazie a lui si è costituito come classe dominante", – scrive Vladimir Pastuchov nel proprio articolo "Lo stato della dittatura del Lumpenproletariat".
In realtà tale struttura della popolazione è caratteristica di molte società contemporanee. In Europa e negli USA cresce cronicamente il numero di impiegati statali, compagnie statali e lavoratori statali. E quelli che dipendono dallo stato – in primo luogo insegnanti e politici – diventano le guide della filosofia del "nanny state".
L'incentivazione del mantenimento sociale è caratteristico anche di strutture chiuse mafiose e autoritarie. Il mantenimento sociale è incentivato da HAMAS – nella striscia di Gaza si sostiene intenzionalmente un livello di violenza e instabilità in cui fonti di denaro, tranne HAMAS, non ci sono. All'incirca allo stesso modo era organizzata la città di Medellin sotto Pablo Escobar. Gli abitanti della città dovevano la propria miseria ai signori della droga, ma al contempo idolatravano Pablo Escobar perché era l'unico benefattore e l'unica fonte di denaro.
Una delle evidenti differenze tra i sistemi democratici e mafiosi di mantenimento sta nel fatto che la democrazia garantisce un alto reddito agli assistiti. Al contrario il sistema mafioso garantisce agli assistiti un reddito estremamente basso, ma in modo paradossale al contempo la devozione dei Lumpen al maschio-alfa non diminuisce, ma cresce. Il misero siciliano è devoto al proprio "don" ben più del disoccupato americano al presidente Obama.
La Russia si può paragonare a una clinica per tossicodipendenti, i cui medici invece di curare si occupano di vendere eroina ai pazienti. I medici in questa clinica sono criminali, ma ciò non significa che se si incarcerassero tutti i medici, i pazienti smetterebbero subito di essere tossicodipendenti.
Ogni singolo paziente di questa clinica può voler smettere con la droga. Ma se si offre ai pazienti il diritto di voto, la maggior parte di essi voterà per la fornitura obbligatoria, generale e gratuita di droga ai cittadini.
Stato-dipendenti in Russia sono più della metà degli elettori.
In tali condizioni è poco cambiare il capo della clinica. Senza una radicale riduzione di sbirri e funzionari e una revisione dei loro poteri, senza una radicale revisione dei modelli fiscali, senza una ricostruzione dell'istruzione e delle garanzie sanitarie e pensionistiche ogni nuovo capo della clinica diventerà un secondo Putin.
In Russia è indispensabile eliminare il sistema di lumpenizzazione statale, che genera tanto i parassiti dello stato in alto, quanto quelli che dipendono da esso in basso. In un paese dove la maggioranza è composta da Lumpen di Stato è impossibile far qualcosa con l'aiuto della maggioranza. Ma si tratta della sopravvivenza della nazione.
Julija Latynina, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/55478.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Meno di 75-100 euro.
[2] "Di Skolkovo", villaggio della regione di Mosca verso cui è diretta.
[3] Federal'naja Služba Ochrany(Servizio di Protezione Federale), ente che si occupa della protezione delle più alte cariche dello stato russo.
[4] Služba Vnešnej Razvedki(Servizio di Intelligence Esterna), il servizio segreto russo che opera all'estero.
[5] Federal'naja Služba Bezopasnosti(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[6] Federal'naja Služba Ispolnenija Nakazanij (Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[7] Qualcosa come "Ispettorato Tecnologico Russo", nome semi-ufficiale dell'ente Federal'naja služba po ėkologičeskom technologičeskomu i ėkonomičeskomu nadzoru (Servizio federale di ispezione ecologica, tecnologica ed economica).
[8] Circa 170 euro.
[9] Città della Russia meridionale.
[10] Città della Russia meridionale.
[11] Plurale di Capok, cognome di una famiglia mafiosa che ha dominato l'agricoltura della Russia meridionale negli ultimi 20 anni. Il corsivo è mio.
[12] "Fabbrica di Vagoni degli Urali", in realtà fabbrica di armi.
[13] Nacional'naja Rezervnaja Korporacija (Corporazione Nazionale di Riserve), holding finanziaria e industriale.
[14] Russkij Aljuminij (Alluminio Russo).
[15] Centr Strategičeskich Razrabotok (Centro di Elaborazioni Strategiche), centro di analisi politico-economiche presso la presidenza russo, presieduto da Michail Ėgonovič Dmtiriev.

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