E’ ufficiale: abbiamo svernato! La primavera – sia astronomica che convenzionale – è arrivata, gli eventi celesti del 20 marzo (equinozio, superluna e la tanto attesa eclissi) si sono verificati, ora aspettiamo solo che si concludano i si-spera-ultimi giorni di pioggia ma l’inverno si può ufficialmente considerare come un ricordo del passato. E con la primavera è tornata anche la voglia di ripartire: non solo ho già pronto un intenso programma fatto di viaggi, gite ed esplorazioni di varia natura per i prossimi mesi, ma ho già iniziato a pensare anche alla vacanza estiva (il viaggio di almeno una settimana, per intenderci) che avrà luogo presumibilmente nel mese di agosto.
La meta non è ancora decisa… in ballo ci sono tre regioni francofone che mi ispirano da matti, ma ho tutto il tempo necessario per arrivare a una scelta definitiva. Il fatto, però, che ad attirarmi siano tre regioni di lingua francese la dice lunga su quanto il viaggio del 2014 abbia lasciato il segno. È un po’ come se fossero stati piantati in me dei semi che ora mostrano i primi germogli, tanto per restare in tema di primavera :-) E se sognare nuove mete francesi (ma non solo) è una faccia della medaglia, dall’altra parte ci sono ad accompagnarmi i ricordi autenticamente francesi dell’ultima vacanza. Uno tra i tanti? La passeggiata lungo il quai de la Saussaye a Blois, ridente cittadina francese attraversata dalla Loira e pertanto compresa nel perimetro della famosa valle classificata come Patromonio Mondiale dell’UNESCO.
E siccome in un viaggio organizzato i tempi sono serratissimi, quando abbiamo messo piede a Blois – guarda caso all’ora di pranzo – il tempo libero a nostra disposizione imponeva una scelta strategica. Contrariamente a quanto deliberato dalla maggioranza del gruppo, una volta adocchiato il castello (che sicuramente merita una visita approfondita, meglio se inserita in un itinerario dedicato solamente ai castelli della Loira), io ho optato per il rinvio del pranzo pur di dedicare il poco tempo concesso alla scoperta della cittadina. Ed è stato quasi per caso che, discesa la scalinata della piazza del castello mi sono ritrovata insieme a uno sparuto gruppo di minoranza a gironzolare per le viuzze del paese fino a ritrovarmi di fronte a lei, la grande protagonista della regione, la regina che regna incontrastata tra i tanti castelli che unisce: la Loira. E in una calda giornata di sole, ci siamo coccolati con una rilassata passeggiata lungo le banchine.
Una passeggiata che rifarei molto volentieri, magari con una puntatina oltre il pont Jacques Gabriel verso il quartier de Vienne o, perché no?, semplicemente interrompendo la camminata per sedermi a riva e godermi l’aria, il sole, l’atmosfera primaverile di Blois. In compagnia della Loira.