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La foto simbolo di Charb, direttore di Charlie Hebdo.

Creato il 09 gennaio 2015 da Stevepop

Ho provato a non farmi coinvolgere da questa immane sciagura, a non cadere nella malinconia o nella rabbia come accade a uomini privi di cultura ma la strage di Parigi è un colpo al cuore. Poi ho visto questa foto, la foto di Charbonnier e dentro ci ho trovato la speranza, la gioia, la libertà. Sono convinto che tra cinquant’anni quando si parlerà di questi anni, questa sarà la foto simbolo della battaglia per la libertà d’espressione, un simbolo epocale come la foto del Che con il basco o quella di Martin Luther King davanti ai microfoni nel giorno del discorso: I have a dream. Continuo imperterrito ad osservare questa foto sul mio cellulare la foto di Charbonnier chiamato con il diminutivo di Charb (così firmava le vignette) e mi soffermo sugli occhi. Esatto, il punto focale sono gli occhi fieri. Fierezza per quello che si sta facendo nonostante le critiche provenienti da più fronti. Quegli occhi sembrano dire: non lasciare che nessuno ti dica cosa fare, se ci credi fallo e basta. Il cuore di Charbonnier e di Parigi esplode dentro quel giornale come la passione. Le labbra serrate e le rughe d’espressione sul volto di chi è al corrente che il proprio talento deve essere donato  per il bene collettivo (in questo caso) la libertà di stampa. Ho deciso, ogni giorno e non so per quanto tempo di fermarmi a guardare questa foto e conoscere quest’uomo. Charbonnier non era molto noto in Italia soprattutto a chi segue fenomeni pop, a chi appartiene al popolo ma lui è la cultura. Charb creava cultura ad ogni numero del suo giornale, interrogava, irrideva, esagerava, liberamente. Il mantra che seguirò in questi giorni sarà legato a questa foto e a nient’altro. La violenza mette in risalto “il nemico”, la non violenza è lo scambio di opinione e la critica. In questi giorni i media italiani e francesi si soffermano sulle dichiarazioni di Matteo Salvini e della Le Pen in Francia, sulla vita e sui profili della “feccia umana” che ha provocato quegli attacchi. Cosa c’è di più deciso della parola “terrorista”? Lasciare agire l’intelligence, le polizie d’Europa ed evitare commenti che più passano le ore e più diventano da bar di periferia. Io racconterò chi era Charbonnier ogni giorno come un mantra.

di Steve Pop

#jesuischarlie

Charbonniere, direttore di Charlie Hebdo



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