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La Francia cancella Schengen e sancisce la fine dell’Europa… Anzi, decreta un fatto certo: non è mai esistita

Creato il 08 aprile 2011 da Giancarlo
Non avevo dubbi in proposito. Di Cassandre nel deserto che hanno sempre parlato di fine dell’Europa l’Italia ne é piena, anzi pienissima. Solo che nessuno le ha volute ascoltare. In verità, si potrebbe persino dire che l’Europa politica, quella sognata da tanti, ma voluta da pochi, non è mai esistita. Esiste solo un cartello commerciale e finanziario che fa capo a Bruxelles, e stop. Oltre questo non c’è una politica comune tra gli Stati, non c’è nemmeno una lingua comune, né un esercito. Niente di niente. Quando v’è da far prevalere l’interesse nazionale, l’UE si scioglie come un gelato al sole. E si è visto con la crisi libica e ilcomportamento non certo europeista della Francia

Sarkozy, del resto, aveva e ha una grande voglia di mettere le mani sulla marmellata libica, fino a mandare i caccia a bombardare Gheddafi. Poi però è risoluto nel dire no al dazio da pagare: per quello c’è l’Italia con le sue coste e il suo grande senso umanitario. Che se li prenda Roma i clandestini, i profughi e gli sfollati, che noi ci prendiamo il gas e il petrolio libico, alla faccia degli italiani e anche del resto dell’Europa, che sulla guerra libica non ha davvero mosso un dito che si dica uno, abbandonandosi piuttosto agli stucchevoli comunicati, tipici di chi non vuole fare nulla, ma non può evitare di dire qualcosa.E del resto, che l’idea francese di Europa abbia un certo significato è provato più dai fatti che dalle parole: nemmeno un aiuto sul Mediterraneo arriva dai francesi. Nemmeno un’offerta di smistamento dei profughi libici e dei tunisini tra Francia e Italia, seppure Tunisi abbia più rapporti (e una lingua comune) con la Francia che con l’Italia. Niente di tutto questo. L’Italia è sola e paga lo scotto di avere le coste che si affacciano sul Mediterraneo. La sua dunque è un colpa geografica, più che politica. A un tiro di schioppo dalle coste libiche e tunisine non c’è infatti la Francia, ma c’è il nostro paese, benché questi – con la Francia – faccia parte dell’Europa. Un’Europa che a questo punto esiste solo sulla carta e nella BCE, che intanto aumenta i tassi di interesse.Bella storia vero? Un’istituzione che ci costa parecchio, che ci dà solo noie e che non ci arreca alcun vantaggio visibile in termini economici e di solidarietà. Che senso ha – mi chiedo – fare parte di un trattato di libera circolazione di beni e persone, se poi uno degli Stati membri, quando non gli va bene, chiude le proprie frontiere a chi proviene dagli altri Stati? Che senso ha parlare di Europa se poi all’ONU contano Francia, Germania e Gran Bretagna? Che senso ha parlare di unione europea se le uniche norme che scrivono a Bruxelles (peraltro in francese) riguardano la circonferenza delle banane, la struttura del cioccolato e quanto latte devono produrre le mucche di ogni nazione?Credo non abbia affatto senso. Il che significa che a momento debito dovremo ricordarci dello smacco francese quando da Bruxelles inizieranno nuovamente a rompere le scatole per qualche motivo (e arriverà, ne sono certo). Allora dobbiamo essere tosti e ricordare all’Europa che sì, l’Italia è buona, ma non idiota fino al punto da rispettare ogni singola trombonata che proviene da Bruxelles, mente altri paesi, altrettanto importanti, come quello dei cugini d’oltralpe, se ne strafottono altamente dell’area Schengen, e del fatto che chi ottiene un permesso di soggiorno in un paese membro ha il sacrosanto diritto di girare tutta l’Europa, compreso il suolo francese. E questo al di là della vergognosa assenza di solidarietà da parte di Parigi e degli altri paesi europei all’Italia, sola sul fronte delle ondate clandestine e di profughi provienienti dal nord Africa.


fonte: http://www.iljester.it/

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