La Frutta Candita

Da Damgas @incucinablog

Da alcuni amati e da altri disprezzati, ma comunque sia elemento indispensabile di molti dolci tipici di tutta Italia; ma come nascono i canditi? da dove arrivano?

Pare che già nella Cina antica ed in Mesopotamia la canditura fosse una pratica di uso comune, ma non solo per la frutta, qui  questa pratica veniva impiegata come vera e propria tecnica di conservazione degli alimenti, pensate che nell’antica Roma persino il pesce veniva candito. Fu però grazie alla dominazione araba che questa tecnica, da anni scomparsa dall’occidente venne riproposta e riabilitata. I primi documenti che ne documentano la presenza risalgono al cinquecento, epoca in cui i canditi erano assimilati alle spezie e pertanto considerati merce molto preziosa. Col passare del tempo divennero poi  ingrediente principe di diversi dolici nazionale, basti pensare ad esempio alla cassata siciliana o al panettone milanese.

Ecco qui di seguito il procedimento; ma attenzione, armatevi di molta pazienza..

Ingredienti:

500 gr di frutta matura e integra
200 grammi di zucchero

Preparazione:

Lavare e sbollentare la frutta, suddividerla dunque in varie ciotole a seconda della grandezza, del grado di maturazione e del taglio. Prepariamo dunque lo sciroppo portando ad ebollizione 400 ml d’acqua con lo zucchero disciolto per circa 3 minuti, versare lo sciroppo fumante sulla frutta e lasciar riposare per circa 24 ore. Recuperare dunque lo sciroppo, aggiungervi ulteriori 60 grammi di zucchero e portare nuovamente ad ebollizione e versatelo nuovamente sulla frutta
Ripetere l’operazione per i sette giorni successivi, dunque l’ottavo ed il nono giorno ripetere aumentando la dose di zucchero ad 80g e raddoppiando il tempo di riposo. A questo punto lasciar riposare per quattro  giorni, scolare poi la frutta e metterla ad asciugare all’aria aperta coperta da un panno


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :