La furia della rete sull’omicidio di Pantani

Creato il 02 agosto 2014 da Aplusk

«Pantani fu ucciso» titola la Gazzetta dello Sport ed è una notizia che sta già facendo il giro del mondo in maniera prepotente.
Non potrebbe essere diversamente per un caso che nel 2004 fu archiviato, a seguito di indagini condotte in maniera maldestra, come overdose di cocaina: fu un incidente, era la diffusa verità consolidata fino a poche ore fa. Ora nel fascicolo della Procura di Rimini è finita un’ipotesi di reato dall’impatto devastante: Marco Pantani fu ucciso e obbligato a ingerire cocaina, diluita in una bottiglia d’acqua. «L’avvocato Antonio De Rensis – si legge sulla Gazzetta dello Sport -, per conto dei Pantani, ha accumulato una serie impressionante di contraddizioni e anomalie, studiando i faldoni sia delle indagini, sia quelli relativi al processo.

Non solo, il salto di qualità è arrivato con fondamentali indagini difensive (risentendo diversi testimoni chiave dell’epoca) e avvalendosi di una perizia medico-legale eseguita dal professor Francesco Maria Avato». La madre Tonina urlava da tempo che qualcosa non andava, che c’erano contraddizioni innegabili. Ora si riparte, sperando finalmente nella verità assoluta. E la furia della rete sull’omicidio di Pantani si è scatenata da subito, con un quesito forte, che mi pongo anch’io: come diavolo si è potuto liquidare in quattro e quattr’otto le indagini, non sterilizzare la scena del delitto, non approfondire sui cappotti trovati nella stanza del Pirata (e che Marco non aveva all’arrivo)? Domande che richiedono una risposta, qualcuno dovrà darla. Al più presto.

La furia della rete sull’omicidio di Pantani

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