1953
Irlanda
Regia: Hilton Edwards
Scritto: Hilton Edwards
Leggende metropolitane, solitamente di tradizione orale, si legano al media cinema. Orson Welles, "self" nel cortometraggio, vive una metacinematografica avventura durante una pausa, un po' vera e un po' no, dal suo celebre Otello del 1952. Opera che trasuda atmosfera da ghost story anglosassone attraverso tutti i pori, con una nebbiosa campagna irlandese ed una magione accogliente ma sinistra, personaggi pacati e gentili ma ambigui, e toccata di humor. Quadri pieni negli interni, a testimoniare una diversa dimensione, perché contrastanti con quelli gelati e più poveri degli esterni, da brividi della memoria. L'anello di congiunzione tra i racconti da focolare e la settima arte è la magistrale, come poteva non esser così, narrazione ad opera dello stesso Welles.