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La Gazprom si prepara a sfregiare San Pietroburgo

Creato il 30 agosto 2012 da Matteo
L'"Ochta-centr" [1]avrebbe potuto diventare una tragedia per Pietroburgo, ma il "Lachta-centr" [2]è già una farsa
Grattagas-2 [3]
29.08.2012
L'amministrazione di Pietroburgo ha dato il permesso alla costruzione della prima tappa del complesso sociale e d'affari "Lachta-centr" pianificato dalla Gazprom.
La "fiche" principale del progetto, come d'uso, è una torre alta oltre le nuvole. Ma se volevano innalzare il tristemente noto "Ochta-centr" a 400 metri d'altezza, la nuova "pannocchia" si prepara a innalzarsi a 500 e conterà 86 piani.
Tutto si ripete nella Capitale del Nord.
In primo luogo, come pure nel caso del "Gratta-gas-1" (cioè l'"Ochta-centr"), questa costruzione suscita grandi dubbi di legalità. L'altezza limite permessa dalla legge in questa zona è di 27 metri. Il che, come raccontava la "Novaja gazeta" un anno fa, non ha impedito alle autorità di Piter [4] di dare il permesso per una "deroga dai parametri limite" fino a 500 metri. Con il pretesto del "carattere sfavorevole" del lotto di terreno. Noteremo: comprato spontaneamente dalla Gazprom, che adesso assicura che là non si può costruire in alcun modo un edificio di 27 metri di altezza, ma uno di 500 metri – prego.
Che il permesso per la "deroga" sia stato lasciato in vigore dal tribunale non conferma affatto la sua legalità, ma solo il coinvolgimento del tribunale. Che si è rifiutato di ammettere l'evidenza: l'unico argomento in favore del permesso per la "deroga" è l'incapacità del costruttore di rientrare con i propri "appetiti" nei parametri stabiliti dalla legge.
In secondo luogo, questa costruzione è letale per la celebre skyline di Pietroburgo. Ancora un anno fa alle autorità cittadine fu presentata una valutazione, secondo cui la torre sarebbe stata visibile dal Lungofiume del Palazzo [5] e dal Ponte della Trinità [6]. Il che viola assolutamente la legge cittadina che non consente la comparsa di nuove "dominanti" sullo sfondo dei panorami storici. E ora nel sito ufficiale del progetto sono esposti i risultati di un'analisi visuale fatta per ordine dell'investitore stesso dall'Istituto per le Tecnologie Informative Geografiche. E anch'essi confermano: il "Grattagas-2" sarà ottimamente visibile dal centro della città. Tra l'altro dal Lungofiume del Palazzo, deformando le vedute "da cartolina" della Fortezza di Pietro e Paolo [7] e dalla Strelka [8] dell'Isola Vasil'evskij. La torre comparirà anche sullo sfondo dei panorami protetti della riva meridionale del Golfo di Finlandia, di Petrodvorec [9] e di Strel'na [10]
In terzo luogo, questa costruzione è una truffa diretta all'UNESCO. Nell'estate 2012 a Pietroburgo si è svolta la 36.a seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO e nella sua risoluzione è scritto nero su bianco: prima della presa di qualsiasi decisione definitiva sul "Lachta-centr" al comitato dev'essere presentato un progetto con una valutazione dettagliata dell'influenza sul patrimonio culturale non solo nel centro storico di San Pietroburgo, ma anche in numerosi elementi dell'oggetto come il palazzo a Petergof [11], Kronštadt [12] e cose del genere.
Nessuno ha presentato alcun documento all'UNESCO, ma ciò non ha impedito di dare il permesso di costruzione. Al contempo il rappresentante permanente della Russia all'UNESCO Ėleonora Mitrofanova (che in precedenza non aveva visto niente di male neanche nella comparsa dell'"Ochta-centr") dichiara pubblicamente che la nuova torre "sarà la decorazione della città", che "dal mare appare terribile". E disinforma (noteremo, non per la prima volta) il pubblico, affermando che l'UNESCO "non ha alcuna posizione" nei confronti del "Lachta-centr" e che "non si è mai espresso alcun timore riguardo al Lachta"…
Infine un'altra questione – di soldi.
2 miliardi di dollari (difficilmente il "Grattagas-2" risulterà più conveniente del "Grattagas-1") non sono argent de poche per Aleksej Miller [13]. E' decente gettare miliardi per soddisfare il capriccio degli impiegati della Gazprom che desiderano vedere Pietroburgo ai propri piedi? Tra l'altro vedranno poco: secondo le conclusioni dell'università Idro-meteorologica, "a causa del tempo nuvoloso predominante a San Pietroburgo (237-256 giorni all'anno)… sarà garantita la visibilità continua solo ai 100-200 metri inferiori".
"C'è bisogno di simboli della nuova Pietroburgo perché in città vengano compagnie mondiali con i loro investimenti", – dichiara nuovamente (lo stesso fu con l'"Ochta-centr") dichiara l'ex governatore e adesso presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matvienko. Non capendo, evidentemente, che la venuta di investitori non è affatto determinata dalla presenza di grattacieli, ma da ben altri fattori: la presenza di uno stato di diritto, di una magistratura indipendente e la presa di decisioni da parte delle autorità secondo la legge e non "per concetti".
E per ultimo: venerdì 31 agosto a Pietroburgo si terranno udienze pubbliche sul progetto di pianificazione e ripartizione del territorio dove si preparano a costruire il "Lachta-centr". Secondo i loro esiti (e tenendo conto delle note dei cittadini) il governo cittadino dovrà sancire questo progetto. E solo dopo avrà avuto il diritto di dare il permesso di costruzione. Ma l'ha dato già ora.
Questo, come ritengono i difensori della città e i deputati dell'opposizione nel parlamento cittadino, da motivo di discutere il suddetto permesso in tribunale. E per ora si sono rivolti con una lettera aperta al governatore di Pietroburgo Georgij Poltavčenko e al procuratore della città Sergej Litvinenko chiedendo di togliere il permesso alla prima tappa della costruzione.
Boris Vyšnevskij, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/columns/54174.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] "Centro Ochta", dal nome di un fiume di Pietroburgo e del quartiere storico che lo attraversa.
[2] "Centro Lachta", dal nome del quartiere storico di Pietroburgo sul Golfo di Finlandia.
[3] "Grattagas" in quanto grattacielo costruito dalla Gazprom...
[4] Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[5] Cioè il Palazzo d'Inverno.
[6] Ponte non lontano dal Palazzo d'Inverno.
[7] Fortezza sull'Isola delle Lepri, nel nucleo storico di Pietroburgo.
[8] "Piccola Freccia" (per via della conformazione), territorio dell'Isola Vasil'evskij.
[9] Qualcosa come "Palazzo di Pietro" (è una residenza reale) nella parte meridionale di San Pietroburgo.
[10] Insediamento sul fiume Strelka nella parte meridionale di San Pietroburgo.
[11] Da Peterhof ("Corte di Pietro" in tedesco), entità amministrativa di cui fa parte Petrodvorec.
[12] Città-fortezza sull'isola Kotlin di San Pietroburgo.
[13] Aleksej Borisovič Miller, presidente della Gazprom.

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