Prima di questo, a breve termine, servirebbero semplicementemanovre atte
a ridurre direttamente il nostro debito pubblico con un mix di provvedimenti (lotta serrataalla evasione, patrimoniali sui beni dei superricchi, vendita di parte delleriserve auree , tagli drastici alle spese militari e dismissioni pubbliche ecc.)Fare inutili manovre tampone per di più recessive e di macelleria socialefunzionali al mercato significa infatti solo ritardare la fine, uno stillicidioal ribasso, alimentare il gioco e gliinteressi dei poteri forti della finanza internazionale malata e che staspolpando letteralmente la Grecia senza che nessuno (finti sindacati, forzesociali e partiti levino una voce per protestare contro l’insana e criminalepolitica condotta dalla Troika europea). Permettere a questi avvoltoi diimpadronirsi a prezzi stracciati di saldo delle ricchezze greche e poi Italianee spagnole. Permettere che i popoli perdano la loro sovranità,libertà edemocrazia.In Europa invece occorrerebbe realizzare, Merkel o non Merkel, una banca centrale comune e un governocomune democraticamente eletto dai cittadini che bloccando gli attacchispeculativi sappia mettere in campo politiche di redistribuzione dellaricchezza ,ridimensionare banche e finanza, costruire nel tempo una vera Europadei popoli e non del capitale.
Fuori da questa linea di obiettivi, si fanno solo chiacchiere edevastanti manovre inutili sui soliti noti . Provvedimenti tampone che, in Italia, vengono appoggiateirresponsabilmente da partiti sedicenti di sinistra ma che della sinistra veraben poco conservano,col consenso sottobanco di sindacati e stampa colpevolmente asserviti oinerti di fronte ad un governo di tecnici incapaci di uscire dalle loro ottiche dabiblioteca. Tecnocrati arroganti e chenessuno ha mai eletto democraticamente.Il fallimento greco è solo il primo passo la prima tragedia intollerabilefrutto di queste ricette ciniche ed aberranti spacciate per riforme. Se icittadini italiani non reagiranno, unendosi a quelli degli altri paesi, faremola stessa fine ed andremo incontro ad una tragedia europea diproporzioni ancora inimmaginabili.Per questo serve controinformazione su queste questioni eche la vera sinistra italiana ed europea si sveglino iniziando in modo unitarioa costruire un progetto alternativo e solidale .In Italia Sel ed Idv potrebbero esserne l’asse portante sesolo si decidessero a costruire insieme un progetto unitario capace diinterpretare i bisogni delle masse , ma sono anche i cittadini col loro votomeditato e responsabile a decidere ilnostro futuro. Un voto che non va più sprecato, come in passato, che tengaconto di tutto questo e di chi fuori dalle logiche di casta di destra e fintasinistra sta tentando di opporsi ad unsistema capitalistico ormai in fase di implosione. Servono nuovi rappresentantianche a livello sindacale e costruire dal basso nuove strutture organizzativecapaci di fare politica vera ed onesta edi incidere sulle scelte dei governi.