Leggevo che la Germania ha stabilito di ‘allungare la vita’ dei suoi 17 reattori nucleari di altri 10-15 anni. Detto che con la loro attività il paese copre il 30% del proprio fabbisogno, rilevo che questa scelta voluta dal governo Merkel si ponga in netta controtendenza rispetto alla vigente ‘legislazione’ targata Schroeder che prevedeva (è ancora così, finché la decisione non sarà decretata) la graduale disattivazione di questi impianti entro e non oltre l’anno 2020. Con il plauso dei Verdi, che all’epoca parteciparono attivamente a questa decisione, facendo parte della coalizione di maggioranza. Ora il contrordine dall’esecutivo che ha ereditato la guida del paese. Un contrordine, leggo, considerato ‘ragionevole’ dagli esperti. Ed è proprio su questa ragionevolezza che volevo riflettere, dato che un discorso analogo lo si può fare anche qui da noi. La Germania, come tutti i grandi paesi evoluti (tra cui anche l’Italia), trae energia da un mix composto da fonti fossili, rinnovabili e (tutti tranne noi) nucleare. è risaputo che le fossili sono efficientissime e costano relativamente poco, mentre le rinnovabili, ammettiamolo, costano molto di più e non reggono il confronto nemmeno sull’efficienza. Logico che vadano sviluppate. La Germania lo fa e continuerà a farlo; però nel frattempo si adegua a quel vincolo comunitario che a molti sfugge, in base a cui entro il 2030 dovremo tutti avere un mix energetico di: fossili (50%), rinnovabili (25%) e nucleare (il restante 25%). Un vincolo stabilito per limitare le emissioni nocive per il clima e contrastare l’effetto serra.
Il governo tedesco ha anche disposto che le aziende produttrici di energia migliorino ulteriormente la sicurezza degli impianti. Sia chiaro: sono già sicuri; si tratta solo di renderli più sicuri. Contro attacchi terroristici dal cielo, per esempio. Una misura che i nuovi reattori EPR (quelli che verranno costruiti qui da noi) già possiedono: hanno una struttura a prova di collisione aerea e resistono ai sismi. Ricordo infatti alcuni scienziati che di recente avevano affermato che in caso di terremoto una di queste nuove centrali EPR sarebbe il primo posto in cui vorrebbero rifugiarsi.. La Germania ha preso una decisione seria. Sono sicuro che anche noi non saremo da meno.
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