La gigantesca Bolla del Debito

Da Investireoggisicuro

E cosi è finalmente partito, seppur con notevole ritardo rispetto agli altri paesi mondiali di rilevanza economica, il tanto decantato piano di sostegno monetario all’eurozona denominato PSPP ovvero Public Sector Purchase Programme, che la Bce ha dato avvio il 9 marzo e che terminerà a settembre 2016.

La grande novità di questo piano di aiuti è che prevede anche l’acquisto di titoli Stato europei (investment grade) con rendimenti negativi, purchè con un tasso di rendimento non inferiore al tasso di deposito Bce pari allo 0.20%. Dunque, i primi effetti positivi si sono in parte già verificati sui mercati finanziari con il ribasso forsennato dei rendimenti dei titoli di stato dei paesi europei e il crollo dell’euro verso dollaro e sterlina inglese, oltre che altre valute internazionali. Sarà proprio questo mix tra basso costo del debito pubblico e deprezzamento dell’euro che aiuterà l’eurozona periferica, i famosi paesi piigs (portogallo,irlanda,italia,grecia,spagna) ma anche la stessa francia, ad avere tempo per incamminarsi verso un nuovo sentiero di graduale crescita.

Tuttavia, tra gli economisti mondiali, c’è chi, come Kyle Bass, gestore di fondi speculativi, sostiene che la posizione di debito degli Stati rapportati al loro Pil è talmente cresciuta con l’inizio della depressione economica del 2008-2009, che potrebbe terminare con lo scoppio di una guerra mondiale.

Il debito nei mercati creditizi internazionali ha raggiunto il 340 per cento del pil mondiale e la storia insegna che il mondo non ho mai vissuto momenti di pace quando è stato costretto a fare i conti con un simile fardello. Infine, ha aggiunto che la Grecia è destinata ad uscire dall’euro e sarà molto probabilmente seguita anche dalla Spagna. Al di là di ogni posizione favorevole o contraria a quest’ipotesi piuttosto tragica, non bisogna trascurare che, come dimostrato nel grafico sopra, la situazione debitoria soprattutto dei paesi europei non è mai stata così drammatica.L’intera eurozona rischierebbe il collasso se solo si potesse pensare ad un rialzo dei rendimenti dei titoli di stato a media-lunga scadenza, motivo per cui è probabile che questo livello così basso dei rendimenti perdurerà per diversi anni, diversamente gli interessi passivi pagati dagli stati crescerebbero a dismisura rendendo i loro stessi debiti praticamente insostenibili, perché la matematica non è un’opinione. Siamo di fronte probabilmente all’esperimento più grande della storia e a noi non resta che sperare per il meglio, consapevoli che è stata innescata una gigantesca bolla del debito statale e privato.

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