La notizia anticipata dal quotidiano spagnolo “El Paìs” in pochi giorni ha fatto il giro del mondo – com’era prevedibile – è la recente scoperta di un dipinto subito rinominato “la Gioconda gemella” ritrovato nei magazzini del museo spagnolo e restaurato, un’opera considerata frutto di un allievo di Leonardo ma ancora d’incerta paternità – si parla di Francesco Melzi o Andrea Salai – ma evidentemente un’opera quasi certamente dipinta a Firenze contemporaneamente al capolavoro del genio fiorentino custodito al Louvre di Parigi.
Si tratta di un’opera in realtà nota da tempo ma che i recenti restauri hanno proclamata – per come appare dopo il certosino intervento di mani esperte – una vera “gemella” pur con le sue varianti, della Monna Lisa leonardiana.
Bisogna per dovere di cronaca riportare che non tutti gli studiosi e la critica sono unanimi nel sostenere la stessa provenienza e paternità dell’opera, in ogni caso si tratta di un capolavoro, che allo sguardo apre la mente e rasserena lo spirito…
nanni