Sono i rappresentanti della Generación Nocilla, la “generazione Nutella”, scrittori con un nuovo modo di vedere la società e anche di raccontarla.
La principale caratteristica che ha definito questa nuova generazione in disaccordo e in conflitto con il mondo letterario più convenzionale e la volontaria e provocatoria pubblicazione delle loro opere nella piccola o media editoria, anche se i più importanti scrittori sono migrati verso le grandi case editrici, come la Mondadori, Alfaguara e Anagrama. Abbondano nell’uso regolare di Internet tramite i loro blog, considerandoli come campi sperimentali dei loro romanzi. Sono una generazione nata nell’era dei mass media e, quindi, la loro presenza o la loro influenza si fa sentire nelle loro opere mediante l’utilizzo di una serrata critica culturale contro lo spettacolo, l’abiezione contro il kitsch, il sarcasmo contro il formalismo e una nuova coscienza della tecnologia.
Questa generazione sta cambiando il mondo letterario perché ognuno di questi scrittori ha una grande capacità di reinventarsi, di modo che non si possa dire come potrebbe evolvere lo stile letterario in pochi anni, cosa potrebbe succedere dopo, dopo il pop.
Nel nome del postmoderno, questo nuovo gruppo è anche definito Afterpop, impegnato nella ricostruzione della cultura alta da quella che chiama la cenere del Pop, le cui principali caratteristiche stilistiche sono una narrazione frammentaria che è molto influenzata dalla letteratura americana e dai mass media. Un’altra caratteristica fondamentale è la mancanza di preoccupazione per i personaggi e l’interesse per la sociologia, miscelando differenti generi con grande naturalezza, perché non ci siano confini tra loro, in modo paritetico tra la poesia, i romanzi e i saggi. Non rifiutano la letteratura di business, ma si oppongono violentemente a concessioni.
Gli autori di riferimento sono Agustín Fernández Mallo, Eloy Fernández Porta, Manuel Vilas, Laura Fernandez, Javier Calvo e Vicente Luis Mora.
Jorge Carrión, altro rappresentante, si descrive come “uno scrittore del secolo” e sostiene che il suo lavoro “non può essere spiegato senza tutto ciò che caratterizza la nostra epoca”. Il suo romanzo Los Muertos, in Italia con il titolo I morti, sarà presentato al Salone del libro di Torino, in programma dal 10 al 14 maggio 2012.