Nello sfondo di un PAESE volutamente tenuto nella melma fino al collo, la “Giovine Italia” se la prende comoda e detta ancora le regole del gioco. Da un lato abbiamo il “Ber” lusconi, stile nonno alla deriva, che non ne vuole sapere di mollare quella poltrona; dall’altro abbiamo invece il “Ber” sani, stile contro nonno alla ricerca di se stesso, che gli fa la guerra a parole, tra una sculacciata e l’altra al nipotino “Renzi”.
La prima riflessione che uno potrebbe fare è la seguente: Ma cosa c’entrano le beghe tra nonni, con il GOVERNO di un PAESE da 60.000.000 di persone?
La seconda riflessione è: Quanto resisterà ancora nonno Napolitano, prima di procedere allo scioglimento delle Camere e ridare voce ai FIGLI e ai NIPOTI della politica?
La terza riflessione è: Ma perchè i politicanti per evitare di abbandonare prematuramente la poltrona, parlano ampiamente di diritto “elettivo”, salvo poi tradire un’imbarazzante difficoltà nel lasciare davvero libera espressione agli elettori?
Infine, la quarta e ultima riflessione: Che non sia il caso di cambiare registro e imporre elezioni ogni 3 anni? Pensiamoci bene! In tal caso, un governo, non potrà più aver il tempo di sbagliare: dovrà far bene fin da subito. Cinque anni, così come quattro, sono veramente tanti: meglio Tre, o al massimo 3 e 1/2.
[Elezioni ogni 42 mesi quindi .... perchè no?]