Fra le tradizioni, troviamo spesso dei gesti che non hanno un significato simbolico forte, ma, nonostante questo, smuovono i sentimenti collettivi e diventano importanti e necessari.
La “Girata” del carro trionfale dell’Immacolata non ha un significato profondo o spirituale, ma molti torresi sentono più intensamente questo momento, che la processione vera e propria.
Il carro trionfale su cui la statua della Madonna verrà portata in processione l’8 Dicembre è posto nella navata di destra della Basilica di Santa Croce con la parte anteriore rivolta verso l’altare. Due giorni prima della processione, in alcuni casi anche il giorno prima, il carro viene sollevato e portato nella navata centrare con la parte anteriore rivolta verso l’uscita della Basilica.
Questa è la”girata”, un gesto che, in realtà, serve a rendere più facile l’uscita del carro per la processione.
Eppure quel giorno, in Santa Croce, accorrono puntualmente migliaia di fedeli e l’emozione, per molti, è così forte da causare numerosi svenimenti al punto che, da qualche anno, un presidio della Croce Rossa è sempre presente per occuparsi di queste evenienze.
E’, pur sempre, il momento in cui il carro con l’effige dell’Immacolata è, per la prima volta, avanti agli occhi di tutti fra le luci intense della chiesa. Secondo la tradizione, in quel momento, la Madonna volge lo sguardo su Torre del Greco benedicendola.
La “girata” è anche una manovra difficile ed estremamente faticosa per i portatori del carro e il rischio di far cadere la statua o l’intera struttura è molto elevato. Quindi, forse, in questo gesto tecnico c’è la speranza dei torresi, la paura di perdere la loro Salvatrice e la gioia per l’avvicinarsi del giorno di festa.