La gloriosa

Creato il 26 luglio 2014 da Speradisole

LA GLORIOSA

È una pianta rampicante molto scenografica, con vistosi fiori rosso fuoco orlati di giallo. Alterna periodi di riposo a momenti di grande attività.

Amante dei climi miti e temperati, la Gloriosa attira l’attenzione per la scenografica bellezza dei fiori, con petali reflessi all’interno e verso l’alto, e la capacità di aggrapparsi con l’apice delle foglie anche a un esile sostegno (di solito viene coltivata su archi leggerissimi).

Tutto ciò la rende un rampicante perfetto sia per il balcone che per la casa.

La varietà più ricercata e diffusa in coltivazione è la Rotschildiana, della specie Gloriosa superba. Le corolle sono molto apprezzate dai fioristi che spesso la utilizzano per creare vivacissimi e piccoli bouquet.

In questa stagione, nei garden center, la Gloriosa è in piena fioritura, al momento dell’acquisto è bene controllare che l’apice dei tralci sia turgido e che ci siano fiori in boccio.

La Gloriosa nasce da un tubero affusolato (simile nell’aspetto e nelle dimensioni a un sigaro) dotato di una o due gemme, che, in primavera, è stato interrato di 5 centimetri in un vaso di un diametro poco più grande della sua lunghezza.

Il tubero germoglia in fretta e, in poche settimane, produce tralci e foglie.

I fiori, che durano diversi giorni, continuano a sbocciare fino ad agosto sulla vegetazione nuova che cresce quasi a vista d’occhio.

Sul balcone, individuare una posizione riparata dal vento e molto luminosa, dove però non arrivi il sole nelle ore centrali della giornata.

In casa, per dare solidità alla pianta, sistemare il vaso dentro un elegante cachepot e tenerlo davanti alla finestra più luminosa del soggiorno.

Va utilizzato, per tutto il periodo vegetativo, un fertilizzante per piante fiorite, una volta alla settimana.

Occorre bagnare regolarmente, fino ad agosto e fino a che ci sono fiori, senza far asciugare il terriccio. La Gloriosa, grazie al fogliame abbondante, fa evaporare molta acqua. Poi ridurre gradualmente le annaffiature, senza preoccuparsi se la pianta a poco a poco ingiallisce e appassisce.

In autunno, tagliare la vegetazione raso terra e togliere il tutore. Durante l’inverno lasciare il tubero nel vaso, tenere a circa 15°C e dare solo un goccio d’acqua una volta al mese.

A marzo, rinvasare con terriccio universale, mettere un nuovo tutore, annaffiare spesso e coltivare vicino al termosifone per aiutare la pianta a risvegliarsi.



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