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La governante del Dr. Jekyll – Stessa storia, un altro punto di vista.

Creato il 07 maggio 2013 da Loredana Gasparri

La governante del Dr. Jekyll – Stessa storia, un altro punto di vista. Qualche giorno fa, prima del periodo Shakespeare, si è verificata nella mia mente una di quelle associazioni di pensieri che, da un semplice stimolo mi portano poi a scrivere dei post. Il punto di partenza era il contrasto tra bene e male. La prima associazione di idee è stata lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, romanzo molto noto di Robert Louis Stevenson, scritto nel 1886, che si studia solitamente a scuola. Il secondo anello della catena è stato un film del 1995, Dr Jekyll e Miss Hyde, di cui ho potuto guardare solamente il trailer. In questa versione, lo scienziato che soffre di scissione è un discendente del famoso Dr Jekyll; dopo aver scoperto un suo scritto, ripete l’esperimento facendo uscire il suo alter ego Hyde, che però, a differenza di quanto accadeva al celebre avo, parla con un timbro più alto e porta gonne e tacchi. L’associazione di idee va ancora avanti, andando a ripescare un romanzo del 1990, La governante del Dr Jekyll, di Valerie Martin. Per quanto sembri innocuo, questo titolo mi è sempre risuonato sinistro. Quando ho cominciato a leggerlo, mi sono resa conto che l’inquietudine che avvertivo nel titolo correva nell’atmosfera della bella casa vittoriana del Dottor Jekyll, nello stesso Dottor Jekyll (anche quando rimaneva Jekyll) e nella voce narrante del libro, Mary Reilly, giovane cameriera. Come Miranda di Amanda Miranda, anche Mary Reilly è nuova nella casa del Dottor Jekyll, ma a differenza sua, è una cameriera esperta e con referenze. Giovane, ma composta, capace, grandissima lavoratrice, posata. Tuttavia, sentiamo una nota stonata in lei già dalle prime pagine: c’è qualcosa che vibra sotto quell’apparenza calma, di persona che ha imparato a stare al proprio posto. E per i tempi in cui viveva, questa era una caratteristica importante e molto apprezzata. Essenzialmente, la trama è quella inventata da Robert Louis Stevenson un secolo prima. Il Dottor Jekyll è uno scienziato filantropo apprezzato, benestante e aperto, di idee progressiste, ben disposto verso il suo prossimo, forse un po’ eccentrico. Attirato dalle infinite sfaccettature dell’animo umano, si lancia in una serie di esperimenti, volti ad approfondirne la conoscenza, che porteranno alla sua trasformazione in Mr Hyde, una creatura giovane, vitale, ma profondamente malvagia e dedita solo al perseguimento del proprio piacere e benessere. Hyde si macchierà di crimini, Jekyll si sforzerà di tenerlo sotto controllo, ma l’oscillazione continua tra i poli della sua stessa anima lo indeboliranno vieppiù, fino a portarlo alla morte. Con Stevenson, avevamo un punto di vista unico sulla vicenda, sebbene scisso in due. Con Valerie Martin, ne abbiamo un terzo: più lontano, filtrato dal carattere e dalle capacità di osservazione della quieta ma attenta Mary Reilly.

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