La Gran Bretagna ha paura della Berlusconizzazione dei suoi Media

Creato il 27 settembre 2010 da Madyur


In tutte le democrazie occidentali gli imperi editoriali sono al centro di aspre discussioni. I media garantiscono oltre a profitti anche potere politico, perché permettono di plasmare “il popolo” secondo i loro interessi.
I politici corteggiano direttori e padroni dei mezzi d’informazione per l’ottima ragione che queste persone portano voti e orientano l’opinione pubblica.
La Gran Bretagna , invece, prende il problema alla leggera. Non è obbligatorio , in questo paese, essere di nazionalità britannica per possedere un mezzo d’informazione , non c’è un tetto alle quote di mercato , non c’è limite a comprare testate , non s’impediscono le posizioni dominanti.
Nessuno batte ciglio che l’Independent sia in mano all’oligarca russo Lebedev , con un passato nel Kgb. Né protesta se Murdoch, che già possiede News International e domina il mercato dei giornali, stia conquistando la tv con Sky.
L’unico paese disastroso che La Gran Bretagna divide questo comportamento disastroso è il nostro Belpaese. Il più grande imprenditore che ha conquistato il potere con mezzi d’informazione è Silvio Berlusconi , che orienta le leggi per favorire le sue imprese e usa spudoratamente il potere per influenzare l’opinione pubblica , oltre a far circolare notizie che screditano i suoi avversari politici.
Gli intellettuali britannici pensano che questo non possa succedere in Italia. Invece è già realtà. Murdoch con il suo News International è già diventato un protagonista delle scena politica ed editoriale britannica, con interessi persino nella scelta del capo del governo.
Va letto in questo segmento la crisi che sta travolgendo Andy Coulson , responsabile delle comunicazioni dei conservatori. Coulson è accusato di aver ordinato , quando era direttore di News of the World , il più letto tabloid di News International , una serie di intercettazioni illegali dei cellulari di note personalità.
Il New York Times Magazine ha pubblicato nuove dichiarazioni di giornalisti del tabloid che lavoravano con Coulson. Confermano di un operazione su vasta scala .
La prima accusa contro Coulson è di essersi comportato da sprovveduto : se non ne sapeva niente, doveva saperlo. La stessa accusa è rivolta al suo capo attuale , David Cameron. Il leader conservatore è costretto a credergli. Coulson non è solo bravo ma possiede una vasta rete di conoscenze in News International. Insomma un caso Berlusconi in Gran Bretagna.
Le intercettazioni sono avvenute in un clima di sbalorditiva impunità. La Press complaints commission , organismo per l’autoregolamentazione della stampa , ha condotto un’immagine superficiale. Secondo il New York Times che ha ascoltato alcuni di Scotland Yard, sembra che la polizia non abbia voluta andare a fondo nelle indagini.
In situazioni come queste il Partito laburista era combattivo quando era all’opposizione , ma una volta al governo è mite come un agnellino. L’ex ministro dell’interno Johnson vuole la riapertura delle indagini , ma quando era in carica , con le elezioni dietro l’angolo , non voleva irritare nessuno.
L’obiettivo di Murdoch è ridimensionare la Bbc , trasformando il potere di Sky in un monopolio di ferro , imporsi come il vero arbitro della politica britannica. Dal canto suo , Cameron non vuole perdere Coulson. E qui si presenta l’occasione d’oro per il suo alleato Clegg. Il leader dei libdem dovrà dimostrare che non è il tirapiedi di Cameron. Chi difenderà la Gran Bretagna dalla berlusconizzazione?


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