La grande bufala

Creato il 13 settembre 2013 da Salvatore Cugliari

Non più di due mesi fa il principe delle larghe intese, Letta Enrico (meglio specificare), aveva annunciato tramite un modesto cinguettio che avrebbe “abolito il finanziamento pubblico ai partiti”. Sono passati quasi due mesi ma di questa abrogazione non se ne vede nemmeno l’ombra. E pensare che il larghissimo principino aveva addirittura minacciato di trasformare il testo del ddl in decreto in caso di eccessiva resistenza da parte della “casta”. In pratica una promessa d’onore! A Montecitorio però, l’onore sembra proprio scarseggiare. Oramai le parole date si tramutano in acqua al vento o come si dice dalle mie parti in coriandoli ai porci. L’onore e soprattutto il rispetto verso i propri elettori la classe politica sembra proprio averlo dimenticato.

La stranissima eppure alquanto familiare maggioranza non vuole per nulla al mondo rinunciare ai finanziamenti anzi, tra le 150 mozioni contro il ddl emerge la proposta, di Mariastella Gelmini (PDL), di eliminare il tetto alle donazioni dei privati. Sel, anche lui contro l’abolizione del finanziamento, dal canto suo propone una mozione abbastanza ridicola che recita così: chi è condannato in via definitiva per corruzione, concussione o fronde fiscale non potrà finanziare partiti o movimenti politici. Una chiara norma anti-Silvio che reincarna la filosofia dell’ormai morta e defunta sinistra italiana ovvero: inserire l’eliminazione di Silvio Berlusconi nelle proprie priorità e lasciare la risoluzione dei grandi problemi comuni ai cittadini.

Letta comunque non sembra, almeno apparentemente, voler molare e come al solito in barba a tutto e a tutti sembra andare avanti. Sembra! Sottolineamolo!


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