La storia è ambientata nel futuro.
Siamo nel 2053 in una grande casa che un tempo era una fornace e che la signora Richeter ha trasformato in un accogliente rifugio per artisti, pensatori, sognatori che trovano così un punto fermo nella deriva della propria vita.
Ed è proprio qui che riorna Elke per ricominciare e riprovare a ripartire.
In questa grande casa vive Gemma, che parla con gli alberi, ha in sé l’energia dell’universo ed è di esempio a tutti.
Poi c’è Emilia: rimasta orfana, è andata dalle suore e ha trovato il conforto paterno di un bidello di scuola, prima di perdersi nel miraggio di diventare una ballerina famosa.
L’incontro delle vite di queste tre donne è il filo rosso di tutta la storia, tra donne che soffrono ma non vogliono certo arrenderso, uomini che scompaiono e figli nati per andar via.
Nada racconta, attraverso questi personaggi carichi di una grande forza vitale, la capacità di ricostruire una convivenza diversa, fatta di passione, di sensibilità quasi medianica, di rispetto per le forze segrete del cuore nella loro corrispondenza con quelle, ancora più forti e segrete, del mondo.