La Grande Guerra: Il Forte Belvedere a Lavarone

Creato il 04 novembre 2015 da Giovy

di Gianluca Vecchi
Sulle nostre montagne, la Prima Guerra Mondiale fu caratterizzata da un massiccio impiego di fortezze poste a difesa di valli e valichi. Alcune di esse sono sopravvissute fino ai giorni nostri, e rimangono a perenne ricordo di quel conflitto. Tra questi complessi militari il Forte Belvedere [tedesco: Werk Gschwent] di Lavarone, in provincia di Trento, è sicuramente uno dei più interessanti e meglio conservati.

Come abbiamo visto per la fortezza di Punta Corbin, nei primi anni del XX secolo la concezione della guerra richiamava ancora quella medievale, secondo la quale un castello ritenuto inespugnabile era posto a guardia del territorio circostante. Prima della Grande Guerra Austriaci e Italiani eressero diverse fortificazioni di questo tipo. Armate di cannoni e mitragliatrici, ed equipaggiate con scorte di viveri e acqua, erano vere e proprie cittadelle indipendenti che durante le battaglie potevano essere blindate e isolate.
Forte Belvedere apparteneva all'Impero Austro-Ungarico. Fu costruito tra il 1908 e il 1912, sotto la supervisione dell'ingegner Rudolf Schneider, tenete del Genio. Se sorvoliamo sui suoi impieghi di distruzione, per fortuna finiti da tempo, questo complesso è un sorprendente e affascinante esempio dell'ingegneria dell'epoca. Per rendersene conto basta camminare lungo i suoi corridoi, percorrere i cunicoli scavati nella roccia, soffermarsi nelle varie postazioni oppure esaminare gli studi e i disegni sulle attrezzature belliche che sono esposti in alcuni locali.
Finita la Prima Guerra Mondiale la fortezza passò all'Italia e, a differenza di tanti edifici simili, fortunatamente non venne distrutta per recuperarne i materiali utili: questo anche grazie a un decreto di Re Vittorio Emanuele III, che la volle conservare per memoria storica. Negli anni divenne proprietà della regione a anche di una famiglia privata, finché non venne acquistato dal Comune di Lavarone per essere definitivamente restaurato.

Forte Belvedere non è solamente una vuota struttura bellica, ma è anche un ricco museo e un centro documentazione. Al suo interno vi sono varie esposizioni di reperti d'epoca e materiale didattico che, se ancora ve ne fosse bisogno, dipingono il terribile e spaventoso ritratto delle condizioni dei soldati nel Primo Conflitto Mondiale. Come nelle trincee si viveva nella paura aspettando di lanciarsi in una carica frontale o temendo un attacco con il gas, nelle fortezze si attendevano i proiettili d'artiglieria che potevano colpire a caso chiunque, in ogni momento. Proiettili che non solo uccidevano sul colpo, ma che storpiavano con ustioni e mutilazioni.
Oltre all'esposizione di oggetti vi sono anche diverse postazioni multimediali, come il plastico interattivo della fortezza, filmati ed effetti sonori. Molto coinvolgenti sono le cosiddette "sentinelle", figure di soldati proiettate sui muri che raccontano in prima persona momenti di vita militare, quasi fossero fantasmi dal passato.
In conclusione, una visita fortemente consigliata per tutta la famiglia: non solo dal punto di vista storico ma anche da quello turistico, visto che Forte Belvedere è posto in un bellissimo scenario geografico e che il prezzo d'ingresso è davvero conveniente per una struttura museale del genere.

Info per i visitatori
Forte Belvedere è aperto dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30). Il prezzo (2015) del biglietto intero è 6 €, mentre quello ridotto costa 4 €. Un biglietto per tutta la famiglia (con almeno un figlio minorenne) costa 14 €. Alcune categorie (come disabili, accompagnatori, bambini sotto i 7 anni e residenti di Lavarone) possono entrare gratis. Naturalmente c'è la possibilità di visite guidate.
Al momento della stesura di questo post il sito del museo non specifica chiaramente eventuali periodi di chiusura invernale. I volantini distribuiti alla biglietteria indicano che la struttura è visitabile da aprile a settembre (chiuso al lunedì; in luglio e agosto aperto ogni giorno). Il sito di Visit Trentino indica che il periodo di visita va da Pasqua a novembre (però elencando orari parzialmente errati). Sul sito di Trentino Grande Guerra si indica invece il periodo che va da aprile a metà ottobre, con il resto dell'anno dedicato solo a visite su prenotazione. Quindi, in attesa della pubblicazione di notizie coerenti, se volete visitare il Forte tra ottobre e marzo vi consiglio di contattare direttamente la Fondazione.
Raggiungere Forte Belvedere non è difficile visto che la segnaletica stradale in zona è molto precisa. Vi si arriva solo a piedi o in bici percorrendo Via Tiroler [tedesco: Kaiserjäger Strasse], una stradina in salita, laterale della Provinciale 216. Se provenite da nord la via si trova sulla sinistra, qualche centinaio di metri dopo il Residence Tana della Volpe. Se provenite da sud la troverete sulla destra, appena dopo il Campeggio Belvedere
Il primo tratto di Via Tiroler si può fare in auto e vi si può anche parcheggiare, ma gli spazi disponibili non sono moltissimi ed è quindi consigliabile arrivare abbastanza presto. Da lì in poi la strada diventa solo pedonale o ciclabile e la fortezza si raggiunge in circa 5-10 minuti di passeggiata. Se il parcheggio è pieno, dovrete cercare un altro posto macchina lungo la SP 216, però fate attenzione a proprietà private e divieti di sosta: i vigili urbani pattugliano regolarmente e frequentemente la zona.
All'interno della struttura c'è un'area verde attrezzata con tavoli e panche, dove si può mangiare al sacco.

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