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“La Grappa per davvero”: la ricetta segreta del Trentino. Prospettive e futuro alla vigilia di Vinitaly ed Expo

Creato il 16 marzo 2015 da Erika Gottardi @ErikaGottardi

Una degustazione in onore del prezioso distillato Made in Italy protagonista tra attori e imprenditori a Piazza Navona. Prospettive e futuro alla vigilia di Expo

Daniel della Seta intervista Giuliano Pisoni

Daniel della Seta intervista Giuliano Pisoni

C’è una ricetta segreta per la grappa del Trentino? “Quelli che la grappa la fanno per davvero” è stata la risposta con un titolo pieno di passione e laboriosità scelto per la serata che ha visto oltre 50 giornalisti partecipare a Roma presso il rinnovato storico ristorante “Il Passetto” alla degustazione promossa dall’Istituto Trentino Grappa, secondo evento che segue quello del Dicembre 2013 con protagoniste allora lo spirito delle donne trentine. Protagonisti questa volta sono stati gli uomini: Assieme al Presidente dell’Istituto Trentino Grappa Beppe Bertagnolli, hanno preso parte all’incontro moderato dal giornalista e conduttore dell’”Italia che va…” su Rai Radio 1 Daniel Della Seta, i produttori Stefano Marzadro e Giuliano Pisoni.

Daniel della Seta intervista Stefano Marzadro

Daniel della Seta intervista Stefano Marzadro

Camilla Nata e Daniel della Seta

Camilla Nata e Daniel della Seta

Un esempio di “Italia che va…” questo, autentico made in Italy che vede imprese familiari aver investito ingenti capitali e risorse umane ed economiche in tanti decenni nella valorizzazione del prezioso distillato nazionale. Passione, entusiasmo, capacità, tradizione: con questi presupposti Bertagnolli porta avanti lo spirito della propria azienda, ma anche i valori racchiusi nel Tridente, da presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, tutte aziende antiche addirittura alcune sin dal 1852.

Camilla Nata intervista Beppe Bertagnolli

Camilla Nata intervista Beppe Bertagnolli

Da sx Camilla Nata e Roberta Beta

Da sx Camilla Nata e Roberta Beta

Tra gli invitati, tra un tonno al pepe nero e dei ravioli di pesce alla crema di scampi, si pasteggia a grappa: “morbida o dura, non certo più cicchetto degli alpini, anzi molto femminile”, sottolinea con un brindisi l’attrice Daniela Poggi, mentre l’attore Lorenzo Flaherty, rimane colpito dall’autentico spirito trentino fatto di ospitalità e condivisione. Filetto di orata in crosta di patate e zucchine e infine semifreddo al cioccolato bianco con crumble di amaretti e salsa ai frutti di bosco ben accolti anche da Camilla Nata, giornalista e volto di Rai uno dell’agroalimentare italiano.

Da sx Daniela Poggi e Lorenzo Flaherty

Da sx Daniela Poggi e Lorenzo Flaherty

“La Grappa per davvero”: la ricetta segreta del Trentino. Prospettive e futuro alla vigilia di Vinitaly ed Expo
“La Grappa per davvero”: la ricetta segreta del Trentino. Prospettive e futuro alla vigilia di Vinitaly ed Expo
“La Grappa per davvero”: la ricetta segreta del Trentino. Prospettive e futuro alla vigilia di Vinitaly ed Expo
“La Grappa per davvero”: la ricetta segreta del Trentino. Prospettive e futuro alla vigilia di Vinitaly ed Expo

L’importanza del territorio è fondamentale per la qualità della TrentinoGrappa – ha sottolineato Bertagnolli – l’ubicazione della distilleria nel cuore della Piana Rotaliana offre un’occasione imperdibile per spiegare come quel territorio, alla stregua degli altri territori che compongono il Trentino, sia elemento irripetibile che determina la qualità del prodotto”.

Da sx Daniel Della Seta, Beppe Bertagnolli, Lorenzo Flaherty, Daniela Poggi e Giuliano Pisoni

Da sx Daniel Della Seta, Beppe Bertagnolli, Lorenzo Flaherty, Daniela Poggi e Giuliano Pisoni

Per Stefano Marzadro “le grappe invecchiate stanno prendendo sempre più piede, esempio di una lunga esperienza dell’azienda nell’allevamento di grappe in legno. Una sperimentazione che ha permesso di raggiungere livelli qualitativi inimmaginabili in questo comparto, e alla vigilia del Vinitaly veronese e dell’Expo, c’è tanta fiducia per l’export della grappa trentina”. “I vitigni autoctoni, la nostra ricchezza – per Giuliano Pisoni – con la nosiola: un’uva, un vino, un vino santo, una grappa. E poi la tecnica, il bagnomaria, con tutto ciò che questo nome significa per la qualità della TrentinoGrappa”.

Da sx Daniel Della Seta, Beppe Bertagnolli, Giuliano Pisoni, Roberta Beta e Stefano Marzadro

Da sx Daniel Della Seta, Beppe Bertagnolli, Giuliano Pisoni, Roberta Beta e Stefano Marzadro

Obiettivo: raccontare il colore e il sapore di queste storie d’impresa e di famiglia, nel rispetto di un prodotto orgoglio del Made in Italy alimentare. Le loro politiche, gli approcci, le innovazioni, in un mondo ai più sconosciuto, che con l’Expo ha l’opportunità di aprirsi ai mercati esteri, di certo sedotti dalle eccellenze del made in Italy, con un modello di fare impresa accostato alla lungimiranza di un bere consapevole e orgogliosamente italiano. Territorio, tempestività, tradizione, tutela: sono le 4 “T” che sintetizzano la ricetta per una grappa di qualità. La ricetta è scritta nel disciplinare di produzione delle grappe marchiate con il Tridente. Si potrebbe dire l’unica “Docg” dei distillati in Italia. A garantire questa qualità e la messa in atto del disciplinare l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.

Ph. Luigi Giordani

Rombetto Tortora

Istituto Tutela Grappa del Trentino

Via del Suffragio, 3 – 38100 Trento

[email protected]  – grappatrentinadoc.it

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