Quando mi avvicinai allo stand Nars, ero convinta di volere Luxembourg (che poi ho avuto...e se volete provare ad averlo anche voi, partecipate al Giveaway in corso) ma a colpirmi davvero fu invece lui, il Satin Lip Pencil Majella. Che forse non avrei preso in considerazione, senza Tyta al mio fianco.
Non amo particolarmente questo formato di rossetti, perchè li trovo scomodi durante l'applicazione, soprattutto se non sono shimmer ma hanno un colore e una texture piena come in questo caso. Ma avevo fin troppo sentito parlare di questo prodotto per non provarlo, ecco. E la verità è che mi è piaciuto così tanto che il suo piccolo difetto è stato subito dimenticato. Non solo è un colore pieno e vibrante, non solo non secca le labbra e resta, come le guardie inglesi, impassibile a ogni provocazione e fedele al suo compito fino a quando non gli si dice di smontare il turno (leggasi: vi struccate) ma proprio la sua modalità di applicazione lo rende tra i i miei rossetti uno dei più modulabili e versatili che io abbia.Applicato direttamente è pienissimo e deciso, senza alcuna volgarità- sia chiaro. Ma basta usare un pennello per ottenere un colore decisamente più leggero- anche se sempre pieno. Non so come abbiano fatto, ma è come se fosse la quintessenza della perfetta saturazione. E potete stratificarlo quanto vi pare e piace: non diventerà mai un pastrocchio di cera e pieghette (però uno scrub settimanale alle labbra fatelo. E' un prodotto strepitoso, ma senza una buona base miracoli non ne può fare).
Ho un solo unico dubbio verso questo rossetto ed è circa l'origine del nome: scartando un omaggio al Parco Nazionale, propendo per quello a un vino australiano. Che adesso vorrei assaggiare: se è buono la metà di questo Lip Pencil, sarà indimenticabile.
Lo ricomprerei: sì
Lo consiglierei: sì
Lo regalerei: sì (lo sto già facendo)