Il Consiglio Federale svizzero del 24 agosto ha respinto la petizione dell’associazione Sos Chats Noiraigue sostenuta da 13.000 firme raccolte dal deputato ginevrino Luca Barthassat, che chiedeva di mettere fine alla caccia ai gatti.
La legge federale del 1986, infatti, consente di ucciderli se si trovano a 180 metri dalle case.
Il movente? Lo sfollamento dei gatti randagi.
Andandosene in giro metterebbero in pericolo gli uccellini, lepri e conigli e potrebbero accoppiarsi con gatti selvatici, compromettendo la specie domestica e propagando malattie.
Così ogni svizzero frustrato o stufo della neutralità del suo Paese e che arda dal desiderio di sparare può continuare a farlo sparando ai gatti, illudendosi finalmente di stare in guerra.