“La guerra dei droni non è fantascienza. E’ pura realtà. Che cosa sono i droni? Aerei senza equipaggio a controllo remoto, calibrati per volare a tutte le quote, pronti a vigilare, spiare, bombardare. E’ un affare gigantesco per le multinazionali belliche. Il Nobel Obama ci investe, mentre noi offriamo le basi di decollo. Così la guerra è più facile. Papà-soldato manovra al sicuro dalla consolle, il figlioletto si allena con i video-giochi pronto a subentrargli. Sono videogiochi di guerra sempre più realistici, guerre sempre più videogiocate a distanza, ma le morti, dall’altra parte dello schermo, sono vere ed il ronzare dei droni, per chi sta sotto, è un rumore sinistro. Questa è già la guerra di oggi, di domani e non solo, perché il ‘controllo remoto’ potrebbe diventare sempre più metafora delle nostre vite”. (Dal risvolto di copertina)
Se le guerre sono sempre detestabili, per le distruzioni ed i lutti che causano, per i loschi interessi per cui sono dichiarate, fomentate e combattute, la guerra del XXI secolo è ancora più abominevole, perché è una pugnalata alla schiena.
L’autrice, Sabina Morandi, è giornalista scientifica free lance e narratrice. Si occupa soprattutto di biotecnologie, petrolio ed ambiente.
Si ringrazia l’amico Gianni Ginatta per la segnalazione.