La guerra delle due isole

Creato il 25 marzo 2014 da Monica @lovedlens
«Mister Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà, e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla molto bene l'inglese, non ha dimenticato il tedesco, non riesce a farsi capire bene in francese e in italiano sa dire soltanto "ti amo", sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei».  Ingrid BergmanRoma, 7 maggio 1948. Il giorno prima del suo quarantaduesimo compleanno Rossellini riceve questa lettera. A scriverla è Ingrid Bergman, l'attrice del momento. In quel periodo Rossellini aveva intrapreso una relazione con Anna Magnani, la più grande attrice italiana di sempre, ma anche una donna molto complicata e difficile da gestire. Si erano conosciuti sul set di Roma città aperta, quando Anna aveva 37 anni ed era alla disperata ricerca di un film in cui potesse interpretare una donna non più giovane e brutta e questa per lei era proprio quello che cercava. Ad unirli è un dolore condiviso: Rossellini ha da poco perso un figlio mentre la Magnani ha scoperto da poco che, a causa di una malattia, il suo  unico figlio avrebbe perso l'uso delle gambe nel giro di poco tempo. 
Il loro amore dura pochi anni, tutti turbolenti e tormentati tanto da far abituare il personale dell'Hotel Excelsior (vivevano lì la maggior parte del tempo) alle loro sfuriate. «Esci fuori, esci fuori da lì sotto che te devo menà» grida la Magnani a Rossellini che si era nascosto sotto il letto. L'ennesima lite? sì e no. Rossellini aveva appena ricevuto la lettera della Bergman e si era deciso a volare immediatamente verso Londra dove l'attrice svedese stava girando un film con Hitchcock. Da quel primo incontro ne seguono altri, Parigi, New York, Los Angeles. Tra loro c'è feeling e non fanno niente per nasconderlo. Rossellini le propone una parte nel suo nuovo film, Stromboli, senza però dire che quella stessa parte era stata affidata precedentemente alla Magnani.
Ingrid lo invita ad una festa come ospite d'onore. Era presente tutta Hollywood: Gary Cooper, Bette Davis, Frank Capra ... ma ai due non interessa gran che. Si appartano spesso e sorridono molto. Il danno è fatto. Un anno dopo quella festa nasce Robertino
Per la Magnani non c'è più la minima speranza. Quando la notizia giunge alla produzione che doveva lavorare con Rossellini per girare Stromboli fanno una cosa del tutto inaspettata: mollano il regista italiano per scritturare  un regista tedesco per far interpretare ad Anna quel ruolo che le era stato ingiustamente rubato. Le riprese si svolgono nell'isola eoliana adiacente. Ha inizio quella che passerà alla storia del cinema come la guerra delle due isole: a Stromboli la troupe di Rossellini con la Bergman e a Vulcano quella della Magnani.
Tutti i giornali italiani e non, seguivano con estremo interesse la vicenda, tutti erano curiosi di scoprire chi avrebbe terminato prima le riprese, tutti aspettavano il momento il cui la Magnani avrebbe incontrato la Bergman.
In America scoppia un vero e proprio scandalo: da donna perfetta, bella e pura a fedifraga irrispettosa «l’apostolo della depravazione di Hollywood» ... sì perché l'attrice era ancora legalmente sposata. Il caso arriva addirittura nel senato americano dove viene definita senza tanti giri di parole una "potente distillatrice del male e cultrice del libero amore".
Ai botteghini però vince nettamente Stromboli e durante una conferenza stampa alla Magnani viene nuovamente rubato la scena dalla Bergman: nasce Robertino e tutti i giornali se ne occupano.
Sconfitta, tradita e amareggiata la Magnani si prende la sua rivincita nel 1955, quando non solo vince l'Oscar ma viene a conoscenza della fine del matrimonio tra Rossellini e la Bergman... ça và sans dire "chi la dura la vince".

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