La trama, stringatamente, è questa: c’è un raduno, una festa, di tutte le bande cittadine nel corso della quale il capo dei Rouges spara al capo supremo di tutte le bande e lo uccide, per poi dare la colpa agli Warriors, i Guerrieri appunto. Tutto il film è una caccia ai Guerrieri per farli fuori. Alla fine, però, arriva una giustizia superiore che risolve tutto.
Sento fortemente l’allegoria. Ci sono personaggi che girano facendo sbattere le bottigliette. Vogliono fare la guerra non si sa bene per quale loro strano e complesso disegno. Tessono trame complicate e convincono la gente delle loro ragioni. E ce l’hanno coi Guerrieri, va a sapere perché. Forse questioni di territorio, forse di un presunto potere che non c’è. Fatto sta che i Guerrieri, a dispetto del nome, come nel film la guerra proprio non la vogliono fare e cercano di evitarla a tutti i costi. Questi personaggi, questo personaggio, deve capirlo e smettere. L’allegoria del film prevede una giustizia superiore che risolve in extremis. Chissà che non capiti anche nella realtà.
Luca Craia