Il capitolo VIII°: arte e letteratura nel mondo contemporaneo.
Periodizzazione:
(1880-prima guerra mondiale)→ “reazione alla tradizione dei precedenti quattrocento anni”.
(Prima guerra mondiale-seconda guerrra mondiale) → “continua sperimentazione di nuovi modi di espressione”
(1945 in poi)→”Molti esperimenti del periodo tra le due guerre furono abbandonati, ma non era ancora facile cogliere la cristallizzazione di un nuovo modo di vedere il mondo”
Critica all’umanesimo e alla tradizione umanistica. Tema ricorrente: la disgregazione della sintesi borghese.
Discrepanza fra valori umani, dignità e progresso professati e condizione umana concreta di milioni di proletari nella società industriale, provocò la prima forte contestazione all’umanesimo.
Progresso e povertà, H. George (1879)
Germinal, Emile Zola (1885)
I Tessitori -dramma teatrale, Gerhardt Hauptman (1892).
Filosofia
F. W. Nietzsche , Così parlò Zarathustra (1883-1885)
Al di là del bene e del male (1885-6)
<< La morale era essa stessa una forma d’immoralità >>
H. Bergon, “l’intuizione è superiore all’intelletto”
H. Poincaré, “l’unica realtà è la relazione tra le cose”.
F. H. Bradley, “la realtà della natura è una concettualizzazione astratta, finché in fine si dissolve in un mondo perduto dei simboli” (Apparenza e realtà, 1893).
S. Freud, critica dell’autonomia dell’individuo.
Mentre la scienza de-strutturava le sue fondamenti, la psicologia di Freud approfondiva il divario fra l’Essere e la realtà.
La fisica poneva l’uomo al centro del nulla, la psicoanalisi poneva il nulla al centro dell’uomo.
- Inautenticità della realtà e dell’Essere.
In arte col cubismo e impressionismo, il problema non era più la realtà ma la sua essenza/assenza.
1905 Die Brucke (espressionismo)
1907 mostre cubiste a Parigi
1908 “tre pezzi per pianoforte” (op.11) di Schonberg (musica tonale→atonale)
1910, Neue sezession (espressionismo)
1911, der Blaue Reiter (espressionismo)
I primi a rompere definitivamente con la tradizione in modo netto e senza titubanze furono i cubisti, con l’opera “Uomo con violino” di P. Picasso (1911).
<< Ogni capolavoro viene al mondo con una dose di bruttezza congenita. Questa bruttezza è il segno della lotta del suo creatore per dire una cosa nuova in maniera nuova>> (P. Picasso).
Les demisellles d’Avignon (1907) sono considerate da più parti come l’opera che più di altre inaugurò la rivoluzione formale dell’arte contemporanea. Il dipinto ufficializza l’incontro di Picasso con l’arte “negra” e arcaica …