La Jura: hanno vinto i costumi

Creato il 22 novembre 2015 da Musicamore @AAtzori

Ieri sera sono stata al Teatro Lirico a vedere La Jura , l'opera scritta dal compositore tempiese Gavino Gabriel. Una bella messa in scena realizzata dal regista Cristian Taraborrelli che ha firmato anche scene e costumi . Le immagini cinematografiche sovrapposte alla scenografia rendevano bene il carattere del'opera stessa, amplificandone le caratteristiche anche se verso la fine dell'opera il tutto si è un po'spento. Le ultime scene infatti sono risultate troppo vuote e a tratti noiose e la partitura, per quanto bellissima e letta magistralmente dal maestro cagliaritano Sandro Sanna, risultava, a mio avviso troppo ripetitiva. Bellissime le luci di Guido Levi e le coreografie di Antonella Agati che ha dato al corpo di ballo un' impronta elegante di sardità ma senza scimmiottare il ballo tradizionale sardo.

Mauro Secci, Francesca Pierpaoli, Nicola Ebau

Per me i costumi sono stati la cosa più bella, realizzati punto su punto dalle nostre sarte del Teatro lirico su bozzetti di Angela Buscemi. I colori caldi e intensi di essi e la precisione dei particolari completavano la scenografia grazie anche al risalto dato dalle luci .

LE VOCI. Buono il cast (il secondo), formato nella maggior parte da artisti sardi. Le donne hanno vinto.

Vocalmente intensa ed espressiva , è risultata la voce della protagonista Anna interpretata da soprano Tiziana Caruso. Non è stata da meno il soprano Barbara Crisponi nel ruolo di Pasca, donna sedotta e inizialmente abbandonata, che ha saputo rendere bene la gelosia, il dolore e la determinazione di chi non vuole perdere il suo amore. Allo stesso livello le altre interpreti come il mezzosoprano cagliaritano Francesca Pierpaoli sempre precisa e scenicamente adeguata e il mezzosoprano Luana Spinola drammatica mediatrice. Per quanto riguarda le voci maschili invece, mi duole dire che il tenore Giuseppe Talamo nel ruolo del poeta- Cicciottu Jacòni, pur avendo reso bene dal punto di vista interpretativo, non è stato vocalmente all'altezza. Infatti è risultato troppo leggero per un ruolo che richiede una vocalità molto più intensa soprattutto nel registro centrale. Ed è proprio qui che spesso la musica lo sovrastava. Ottimi gli altri interpreti: il baritono Nicola Ebau( Battista Burédda); il tenore Mauro Secci ( Diécu Fascióla); il baritono Alessandro Porcu ( Ciccittu Frési); il tenore Moreno Patteri( Un pastore/Un vendemmiatore).

Il Coro a tàsgia dell'Accademia Popolare Gallurese "Gavino Gabriel", relegato in fondo alla scena si sentiva a malapena ed era poco amalgamato. Un plauso invece al Coro del teatro lirico perfettamente a suo agio sia vocalmente che scenicamente, diretto dal maestra Gaetano Mastroiaco.

Questa sera si replica alle 17 col primo cast.

Sotto un particolare dei costumi durante la preparazione nella Sartoria del teatro lirico

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