La Juventus,Omar Sivori ed una sbronza che dura da cinquant’anni.

Bianconero perché mio padre era bianconero perché nella Juventus giocava Sivori.

Avete mai visto giocare Sivori?

Se nella vostra vita vi è mai capitato di prendere una sbronza,quello era il modo di giocare di Omar Sivori.Avete mai ballato in una notte d’estate con i calzoncini corti e i calzini giù sulla caviglia? Morsi dalle zanzare,come lo era Sivori da calci e tacchetti di ferro,avete continuato imperterriti nella vostra passione senza domandarsi se era giusto o sbagliato.

Perché il tifo della Juventus proviene da ogni parte d’Italia?Un fenomeno Pop o qualcos’altro? Vivere in una città e decidere di legarsi ai colori della stessa è una forzatura per chi ha vissuto il calcio ed almeno una volta si è sentito chiamare dall’arbitro con il Cognome ed ha risposto con il Nome ed il Numero della maglia.In quel mondo la maglietta è come il gruppo sanguigno e la fantasia dei singoli giocatori illumina la folla d’immenso.Scegliere un club è reincarnarsi in quelle usanze,in quei colori,nel modo di vivere una gioia che è un gioco.La Juventus è una signora perché nei modi a volte “freddi” ma con “classe” dichiara il suo modo di amare.La vita non è un gioco e seguire in maniera maniacale le sorti dei propri giocatori non appartiene alla nostra mentalità allontana il piacere del match domenicale o della partita di coppa:gustati come un sigaro ed un bicchiere di rum.Ricordo nel momento di difficoltà in serie B noi tutti eravamo presenti in campo e fuori,giocatori come Del Piero,Buffon,Camoranesi campioni del mondo hanno rinunciato ad ingaggi milionari ed hanno calcato campetti di periferia dove gli avversari erano cani arrabbiati che mordevano le caviglie.Poi l’anno successivo e quello dopo qualche delusione,lo spogliatoio spaccato e la mancata qualificazione in Europa,uno striscione durante una contestazione fu eloquente:”Non abbiamo tempo da perdere con voi”.L’opposto del You will never walk alone del Liverpool Fc.Il gioco è un gioco e rimane tale.Nessuno vuole vincere facile e pochi erano contenti delle vittorie nell’era Moggi.

Le immagini di festa di domenica scorsa cancellano le sconfitte giudiziarie ed il calcio non giocato,i bambini in campo assieme ai papà,alle famiglie inebriate di gloria consegnano all’Italia ed al Mondo una leggenda negli anni indiscutibile e fuori da ogni critica (chi lo fa,prova un gran senso d’invidia).

I colori bianconeri sono nell’olimpo degli Dei disegnato a festa.

Omar Sivori,pallone d’oro 1961