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La Khedivè Tiara per Nathalie di Sayn Wittgestein Berleburg nipote della regina di Danimarca

Creato il 18 giugno 2011 da Marinam

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Tutte le discendenti per linea femminile della regina Ingrid di Danimarca portano, il giorno delle loro nozze, la celebre Khedivè Tiara un bellissimo gioliello che ricorda una principessa bella e sfortunata. E anche Nathalie di Sayn Wittgestein Berleburg, figlia della principessa Benedikte, una delle sorelle minori della regina di Danimarca non ha voluto rompere con questa bella tradizione. Oggi per le sue nozze con Alexander Johannsmann, celebrate a Berleburg alla presenza di molti cugini reali, ha indossato la tiara della bisnonna.  

Quando ancora le famiglie reali facevano opinione e contavano davvero sulla scena diplomatica e politica europea, poteva accadere che un re, leggi Edoardo VII d’Inghilterra, pregasse il fratello minore di mostrare in giro le sue due belle figlie, nella speranza di combinare un matrimonio regale ed “attirare” nell’orbita britannica, il felice sposo con annessa nazione. L’epoca, i primi anni del XX secolo, è propizia, sia sul trono spagnolo che su quello portoghese siedono due giovani scapoli (cattolici, questo è vero, mentre le principesse inglesi sono ovviamente anglicane, ma l’ecumenismo comincia ad andare di moda e il favore del re d’Inghilterra vale una prababile scomunica) e anche altrove i giovanotti coronati non mancano, così nel gennaio del 1905 il principe Arthur duca di Connaught, insieme alla moglie Louise ed alle due figlie Margaret e Patricia, comincia un lungo viaggio attraverso l’Europa. La prima tappa di questo insolito tour è Lisbona dove le due principesse vengono “ispezionate” da re Carlo I e dalla regina Amelia in vista di una possibile unione con uno dei loro due figli, Carlos e Manuel; dal Portogallo i Connaught passano in Spagna per una visita al giovane re Alfonso XIII che pare interessarsi a Patricia. I due si rivedranno in effetti in Inghilterra, ma lei dirà di no e lui finirà per sposare un’altra nipote della regina Vittoria, la principessa Vittoria Eugenia di Battemberg.

Nel frattempo, avendo concluso la prima parte dell’impegnativo itinerario alla ricerca di un re o di un principe ereditario per le loro ragazze, i duchi di Connaught si dirigono verso il nord Africa e durante una sosta al Cairo accade un inatteso miracolo. Nella città egiziana è di passaggio anche il principe Gustavo Adolfo di Svezia, nipote di re Oscar II, che si innamora perdutamente di Margaret. La passione è reciproca e la principessa inglese accetta subito la proposta di matrimonio che le fa questo ragazzone alto, serio, coltissimo, appassionato di libri, di archeologia (diventerà un grande esperto di arte ed antichità orientali) e di botanica.

Il fidanzamento, salutato con entusiasmo da entrambe le famiglie, è brevissimo e i due innamorati si sposano il 15 giugno 1905 nella St. George Chapel del castello di Windsor.

In occasione delle nozze il khedivè d’Egitto Abbas Helmi II (titolo persiano che utilizzarono tutti i viceré d’Egitto dal 1867 al 1914) offre alla sposa una bellissima tiara, come ricordo del grande amore nato proprio nella sua terra. L’elegantissimo gioiello costituito da una serie di leggere volute di brillanti montanti in platino, secondo un disegno tipico dell’epoca, era stato realizzato all’inizio del 1904 dalla maison Cartier.

Margaret, che nel 1907 diventa (a seguito della morte di re Oscar II ed all’ascesa al trono del suocero Gustavo V) principessa ereditaria di Svezia, come ci si aspetta dalla moglie di un futuro re, mette al mondo uno dietro l’altro cinque bambini: Gustavo Adolfo, Sigvard, Ingrid, Bertil e Carl Johan. Appassionata di giardinaggio la principessa trasforma i giardini del castello di Sofiero, la dimora che lei ed il marito avevano ricevuto come dono di nozze, ma fra una cosa e l’altra si interessa anche alla pittura ed alla fotografia. Durante la I Guerra Mondiale Margaret crea in Svezia un gruppo di sostegno alla Croce Rossa e si prodiga per venire in aiuto ai prigionieri. La favola però ha un epilogo inatteso e tragico, mentre attende del suo sesto figlio, Margaret contrae un’infezione che la conduce rapidamente alla morte, il 1° maggio del 1920 a soli 38 anni.

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Ingrid principessa di Svezia, regina di Danimarca

I suoi gioielli vengono divisi fra i figli e la tiara del Khedivè tocca alla figlia Ingrid che nel 1935 sposa il principe ereditario di Danimarca, il futuro re Federico IX. La sua prima figlia si chiamerà Margaret in ricordo di una madre troppo presto scomparsa. E’ Margarethe II l’attuale regina di Danimarca. Ma la memoria di questa nonna mai conosciuta continua grazie ad una tradizione legata proprio alla tiara del Khedivè.

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Le tre figlie della regina Ingrid, da sinistra Anna Maria, Benedikte e Margarethe

Tutte e tre le figlie della regina Ingrid indossano il giorno delle loro nozze la tiara del nonna: la principessa Margaretha, futura regina, nel 1967 in occasione delle nozze con il conte francese Henri Laborde de Montpezat e la principessa Benedikte nel 1968 quando sposa il principe Richard von Sayn-Wittgenstein-Berleburg. Nel 1964 la figlia minore dei sovrani danesi, la principessa Anne-Marie aveva unito il suo destino a quello del neo re Costantino II di Grecia e nonostante il favoloso scrigno di questa famiglia reale, aveva scelto di fermare il velo con la tiara del Khedivè.

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Alexandra von Sayn-Wittgenstein-Berleburg

Una romantica consuetudine di famiglia che prosegue anche nella generazione successiva, con Alexandra von Sayn-Wittgenstein-Berleburg figlia di Benedikte, la quale porta la tiara nel 1998, e la principessa Alexia di Grecia, figlia di Anne-Marie, nel 1999.

Oltre alla celebre tiara le cinque eredi della regina Ingrid indossano anche il velo a punto d’Irlanda realizzato per le nozze della principessa Margaret di Connaught

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Alessia di Grecia con il marito Carlos Morales Quintana

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Ed ecco l’ultima “uscita” della Khedvè Tiara, le nozze della principessa Nathalie di Sayn-Wittgestein-Berleburg con Alexander Johannsmann celebrate il 18 giugno 2011 a Berleburg

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