La lama d’argento (Moon Witch #1) di Giulia Anna Gallo

Creato il 17 settembre 2015 da Anncleire @anncleire

Cinque contro uno uguale sei nella merda.

“La lama d’argento” è il primo libro della serie “Moon Witch” edita da Dunwich Edizioni, scritto da Giulia Anna Gallo. Ogni volume segue una storia diversa ed è stato scritto da un autore diverso, ma questo primo, è finito nelle mie mani grazie alla sua autrice, e le sono molto grata perché mi è piaciuto molto, una vera e propria chicca, breve ma molto carino.

Nonostante sia discendente di potentissime streghe e membro della prestigiosa congrega della Luna Crescente, la diciassettenne Aurora Prandi non è affatto portata per la magia. Poco prima di un raduno, scopre che proprio per questa ragione è stata estromessa dalla sorellanza e, umiliata, decide di allontanarsi da sola dal luogo del ritrovo… finendo dritta tra le grinfie di un inquisitore. L’uomo, deciso a ucciderla, non sa che all’interno del pugnale da lui brandito è custodita l’anima di Elizabeth Blanchard, arsa sul rogo secoli addietro a Salem. Dopo una lunga reclusione, lo spirito di Beth trova finalmente nella giovane strega la persona adatta a ospitarlo. Nel frattempo Ivan, mezzo-demone in fuga dai suoi simili, vede la sua ferma convinzione di essere destinato alla solitudine andare in frantumi a seguito dell’incontro fortuito con Aurora. O è forse stato il fato a condurlo da lei? 

Adoro le streghe fin dai tempi di Charmed, che divoravo all’ora di merenda, mentre sudavo sui compiti. L’Inquisizione poi mi ha sempre affascinato, un po’ per la crudeltà dimostrata verso le donne, quelle creature naturalmente predisposte alla cura e alla curiosità, un po’ per l’evoluzione storica di cui è stata protagonista (I diavoli di Loudun di Huxley resta, a mio avviso, uno dei più belli che abbia letto sull’argomento). Ed è da qui che è nata la mia curiosità per questa storia, per questo volumetto troppo breve, che mi ha affascinato. La storia si svolge intorno alla figura di Aurora discendente di una delle più grandi congreghe di streghe, e purtroppo, non è come tutte le altre, nonostante la sua intelligenza, Aurora non ha grandi poteri e per un brutto voltafaccia viene allontanata dalla sorellanza. Aurora si ritrova da sola, a combattere per la sua vita, ignara, del grande torto che le è stato recato. Aurora è un personaggio che mi ha molto affascinato, per la sua forza e la sua grinta, per la sua passione e la sua voglia di vivere, nonostante improvvisamente si ritrovi privata di qualsiasi sostegno, di qualsiasi appiglio, alla ricerca non solo di uno scopo ma di una propria identità. Nonostante il momento di crisi Aurora non esita a fidarsi di Ivan, che condivide con lei la prigionia e la sofferenza. Anche Ivan non è come quelli della sua specie. Sempre in fuga, sempre alla ricerca di una tranquillità di cui è stato privato, Ivan è un ragazzo che scappa da sé stesso, che cerca di rinnegare, in ogni situazione, la sua “bestia”, in una lotta interiore che non è assolutamente facile, ma che anzi, lo priva di qualsiasi serenità. Non si accetta, abituato da sempre a rinnegare una parte di sé stesso eppure, non esita a gettarsi nella mischia per Aurora, che da subito suscita in lui uno struggente desiderio di protezione. Per complicare le cose e renderle più interessanti arriva Elizabeth, una strega della congrega della Moon Witch pronta a far da mentore ad Aurora, con un forte senso della sorellanza e poteri che Aurora neanche si immagina. Certo la loro unione non sarà facile, ma insieme potranno davvero fare la differenza.

Molto particolare anche il worldbuilding, che si unisce al contemporary in quell’urban fantasy che è tanto scontato a volte, ma che la Gallo ripropone in una veste insolita. Il rischio di creare delle streghe ridicole era alto, ma la sua storia è molto convincente e assolutamente speciale.

Ho adorato l’ambientazione tutta italiana, come pure italiane e torinesi sono le origini della Gallo. Torino, spicca con i vuoi vicoli e le sue strade, in un inseguimento pazzo e una corsa contro il tempo verso la salvezza. D’altra parte il viaggio è solo all’inizio e prosegue, niente di meno che verso Ferrara con la speranza, neanche tanto vana, di ricostituire la sorellanza.

Il particolare da non dimenticare? Un pugnale…

Un urban fantasy originale, pieno di spunti, con una protagonista divertente e combinaguai, diversa dalla solita eroina “so tutto io”, un affascinante mezzo demone pronto a strappare ben più di un sospiro e una trama avvincente, che reclama il sequel. L’inizio di un viaggio affascinante che respira magia.

Buona lettura guys!

Ringrazio immensamente Giulia Anna Gallo per avermi regalato la splendida occasione di leggere questo libro in cambio della mia onesta opinione.

La serie “Moon Witch”:


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