Foto tratta dal sito comune.barolo.cn.it
Andar per Langa significa camminare sui crinali. Percorrere quella miriade di strade di campagna e sentieri che accompagnano le dolci colline di questa terra seguendone i movimenti, il passare del tempo, il volgere delle stagioni. La Langa è una terra magica, non tanto per la presenza leggendaria delle Masche, quanto per gli infiniti silenzi e gli immensi panorami che sa regalare a coloro che abbiano voglia di ascoltare e di vedere attraverso la propria anima.
La Langa è così: un paesaggio di linee sinuose e lontani orizzonti, esteso nelle province di Asti e di Cuneo, dove i filari delle viti disegnano perfette armonie sui pendii migliori, quelli più esposti al sole, che regalano grandi vini. Giochi di colore dipingono con ciclicità frammenti di vita trascorsa tra i campi, mentre castelli, campanili, cascine, borghi e cantine testimoniano come la staticità di un luogo possa raccontare una storia. Paesaggi immortalati nella pagine di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio rivivono negli occhi di chi intraprende un giro in Langa alla scoperta di una terra densa di vita e di cultura dove oltre ai filari geometrici, che ne caratterizzano il cuore e la tradizione, si scoprono corsi d’acqua, boschi, noccioleti. In un continuo percorso di salite, discese, curve e rettilinei si custodiscono i vini più preziosi del Piemonte, grandi formaggi, pregiati tuberi, rinomate nocciole, ma anche carni dai sapori antichi, piatti del passato, riti e usanze di un popolo che cambia, pur rimanendo fedele a se stesso.