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La Lega non è forcaiola. Consentino a piede libero. La Consulta boccia i referendum e l’Italia torna indietro di qualche mese. Che giornata di merda!

Creato il 13 gennaio 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
La Lega non è forcaiola. Consentino a piede libero. La Consulta boccia i referendum e l’Italia torna indietro di qualche mese. Che giornata di merda!Il Bossi “mai forcaioli” di ieri ha dimenticato il 1993 quando lui e i suoi le forche le mostravano in tivvù durante le sedute del Parlamento. Ma quello era il governo Prodi e la Lega stava all’opposizione. Un’altra storia, un’altra vita. Cosentino resta a piede libero nonostante gli atti di accusa della procura di Napoli che, se uno li leggesse attentamente, lo metterebbe in galera buttando via la chiave della cella. Tutti si stupiscono dei 6 voti contrari dei radicali non ricordando che, se potessero, amnistierebbero anche Totò Riina dopo aver flirtato con Saddam Hussein (poveri curdi) e con Milosevic. Ma si sa, il maestro dei radicali è Gandhi, loro sono contro la violenza e, per carità, nessuno tocchi Caino che il padreterno punì senza un regolare processo e senza manco uno straccio d’avvocato d’ufficio (Pannella si sarebbe volentieri prestato). La consulta boccia 1 milione e duecentomila italiani che avrebbero potuto farsi i cazzi propri invece di firmare per referendum “non ammissibili”. Hanno perso solo tempo, a dimostrazione che la volontà popolare, più che mai, è a senso unico. Quando vota per Berlusconi è come se avesse votato per Iddio, quando si esprime contro il Porcellum è composta da sobillatori violenti da ridurre a miti consigli magari con l’intervento della Celere. O con una sentenza della Corte Costituzionale. Spiace leggere che gli stessi militanti dell’Idv abbiano criticato Di Pietro. Il presidente si poteva risparmiare la battuta infelice “Manca solo l’olio di ricino”, però a suo favore resta il fatto che, da quando la Corte Costituzionale bocciava irrimediabilmente i vari lodi pro-Silvio, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Sei (6) di quei giudici sono stati cambiati e chi è subentrato è stato messo lì dai berluscones. Come volete che votino? O bisogna proprio ricordare che qualcuno degli esimi giuristi della corte suprema andava a cena con Gianni Letta la sera prima delle sentenze sui lodi? Su, italiani, non facciamo finta di avere la memoria corta che tanto non ci crede nessuno, solo quelli che campano a pane e Libero. In questi mesi di governo tecnico cosa sia cambiato non si sa. O meglio lo sanno i pensionati, i dipendenti del pubblico impiego ossessionati dalle future, prossime mobilità, coloro che stavano raggiungendo l’anzianità e sono tornati indietro modificando il loro percorso di vita, i giovani che ancora sono costretti a sopportare la forca (questa si) di impieghi precari e condizionati dagli umori dei datori di lavoro. Il governo Monti è stato un bel maquillage che ha dato i suoi frutti solo a livello europeo, ma che sta mostrando il fiato corto di una politica che vede ancora al centro di tutto la figura mai scomparsa di Silvio Berlusconi & his Pitreist. Altro che caffè in solitaria al bar del tribunale di Milano. Il Silvio versione povero pensionato potrebbe essere il soggetto dell’ennesima brutta fiction di Mediaset ma non ci azzarderemmo ad andare oltre. C’è una legge in Italia che sembra fatta apposta per le lobby delle assicurazioni alle quali, in tutti questi anni, lo Stato ha permesso di arricchirsi a dismisura vessando come sempre i cittadini. La legge dice che è obbligatorio pagare l’assicurazione della propria automobile anche se questa è ferma da qualche parte, non si muove, non romba, non inquina. Occupa solo un po’ di spazio pubblico che, dal momento che è pubblico, un po’ è anche nostro, o no? Il solerte funzionario di Ps, preso atto che la macchina è ferma con il tagliando dell’assicurazione scaduto, chiama il carro attrezzi e la pone sotto sequestro. Un fottio di denaro a carico del contribuente, ma mica per tornare a circolare, per farla rottamare. Vorremmo sommessamente chiedere all’integerrimo funzionario dello Stato se si è domandato per quale ragione un’automobile è ferma (non si muove e non causa ingorghi), senza che l’assicurazione sia stata rinnovata. Magari si potrebbe rispondere che è colpa della povertà o della mancanza assoluta di denaro. Siamo convinti che l’automobile di Cosentino non andrà mai in giro senza assicurazione, tassa di proprietà, giubbetto fosforescente e triangolo a bordo e che nessuno si sognerebbe mai di sequestrargliela anche se a bordo ha ospitato Sandokan. Solo una quisquilia, nulla di più, e tanto per sottolineare il fatto che ieri è stata proprio una giornata di merda.

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