La legge d'emergenza di 2008 è valida

Da Petur @islandaoggi

L'Ultimo ostacolo per risolvere la crisi finanziaria di 2008-2009 in Islanda è stato superato. Ieri, la Corte Suprema d'Islanda ha confermato la legalità delle cosìdette leggi d'emergenza. Nell'autunno di 2008 quando la bancarotta delle banche più grandi d'Islanda sembrava un fatto inevitabile il governo ha deciso di ratificare leggi d'emergenza (neyðarlög) per il settore finanziario. Queste leggi davano priorità ai depositanti tradizionali che avevano i propri risparmi sui conti delle banche. Gli altri creditori (altre banche, diversi fondi ecc) erano furiosi perché voleva dire che c'erano meno soldi da recuperare per loro e hanno deciso di contestare la costituzionalità della legge. E ieri la Corte Suprema ha dichiarato che la legge non andava contro i diritti di proprietà protetti nella costituzione islandese. Le leggi erano giustificabili perché altrimenti l'intera società era in pericolo di disintegrazione con la perdita dei risparmi di quasi tutti i cittadini del Paese. Le banche erano diventate tante volte più grande del Paese e quindi era semplicemente impossibile per il governo a pompare somme gigantesce di soldi dentro le banche. Secondo gli avvocati, i creditori stanno pensando di portare il caso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo.