Quando, all'alba, la Polizia bussa alla tua porta, perquisisce la tua abitazione, ti sequestra il pc che contiene i tuoi dati personali. Non uno, ma tre, quattro, cinque uomini armati entrano nella tua casa, rovistano ovunque e non sai perché, non indovini neppure il motivo. E quando lo chiedi non ci credi. Pensi a un errore, una burla, ma sei entrato in un'altra realtà, non sei a "Scherzi a parte", ma interprete protagonista del "Processo" di Kafka. Tu sei colpevole, giudicato da un mondo che sfugge alla tua logica. Un'entità sovrannaturale alla quale sei sottomesso dalla nascita. "Il tribunale non ti chiede nulla. Ti accoglie quando vieni, ti lascia andare quando vai".
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