A me continuano a venire le bolle a sentire Alfano e i suoi definirsi fondamentali, quando tutti sappiamo che se si andasse a votare adesso non prenderebbero nemmeno il 5% e quando tutti sappiamo anche che, appena si dovesse andare a votare, torneranno tutti con la coda fra le gambe ad Arcore.
Per questo penso che Renzi (come avrebbe dovuto fare Letta) debba portarsi a casa SUBITO la legge elettorale.
A quel punto avrebbe il lasciapassare per fare due cose.
O andare a votare al primo capriccio. O farli arrivare fino al 2018 attuando il programma del PD.
Non credo nei poteri taumaturgici di uno solo. Credo però che la differenza tra Renzi e Letta sia nella diversa attitudine rispetto ad una battaglia elettorale. Renzi può vincerla. Letta no, può arrivarci secondo le sue caratteristiche: l’uomo di apparato nominato dal sistema per gestirne la sopravvivenza. È tutta qui la differenza. Ma se Renzi non si porta a casa la legge elettorale finirà divorato dal palazzo. Deve essere la sua (nostra) uscita di sicurezza che possa ribaltare il teorema del ricatto del piccolo sul grosso, cioè lo schema da prima repubblica per cui la legge elettorale si fa alla fine e non all’inizio. Questa è l’unica grande battaglia da fare. Il sto, tornare al voto o dettare l’agenda, discende da questo, solo da questo. E credo, stavolta, di non sbagliarmi.
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