nell'art 14 consentiva alle forze dell'ordine di usare legittimamente le armi per «impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona»Passi anche il farsi riconoscere nei luoghi pubblici, ma se l'unica strada per bloccare la violenza nelle strade è quella delle armi e degli arresti preventivi (senza nessun atto di un giudice) significa che in questi anni, non abbiamo fatto alcun passo in avanti.
l'art. 3, estendeva il ricorso alla custodia preventiva, sostituendo il precedente art. 238 c.p.p., anche in assenza di flagranza di reato, di fatto permettendo un fermo preventivo di 96 ore (48+48) ore entro le quali va emesso decreto di convalida da parte dell'autorità giudiziaria
l'art. 5, vietava l'uso del casco e di altri elementi potenzialmente atti a rendere in tutto o in parte irriconoscibili i cittadini partecipanti a manifestazioni pubbliche, svolgentesi in pubblico o in luoghi aperti al pubblico.
Che ancora una volta ci facciamo prendere la mano per leggi speciali (fascistissime?) in risposta a eventi di piazza, mentre nulla è in cantiere per evitare altri casi Thyssen, altri crolli di Barletta, di case dello Studente a l'Aquila.
Dove sono i soldi per le forze dell'ordine, per rinnovare il parco macchine, per fare corsi?
E nemmeno faremo passi in avanti per affrontare i temi che i ragazzi volevano portare in piazza: precarietà, disoccupazione, lavoro, dignità ....
Evidentemente, questi non sono argomenti "cari" a certa politica.