Seth Grahame-Smith
Seth Grahame-Smith (Rockville Centre, 4 gennaio 1976) è uno scrittore, fumettista, produttore, sceneggiatore e autore televisivo statunitense. È noto soprattutto per il romanzo Orgoglio e pregiudizio e zombie, pubblicato nel 2009.
Sito: http://www.sethgrahamesmith.com
Autore: Seth Grahame-Smith (Traduttore: F. Graziosi)
Serie: //
Edito da: Nord (Collana: Narrativa Nord)
Prezzo: 14,60 €
Genere: Fantasy
Pagine: 408 p.
Voto:
Trama: I tenui raggi di luna che filtrano dalla finestra illuminano la scena: un bambino di nove anni, inginocchiato accanto alla madre ormai agonizzante. Da giorni la donna è bloccata a letto, colpita da una malattia incurabile. «Il mio piccolo…» sussurra lei, prima di esalare l’ultimo respiro.
Indiana, 1820. Il giovane Abramo Lincoln ha appena scoperto la verità: sua madre non è morta per cause naturali, ma è stata uccisa. Da un vampiro. Sconvolto, il ragazzo fugge via, folle di rabbia e di dolore. Dopo tre giorni passati a vagare tra le campagne, ascoltando racconti spaventosi su contadini morti dissanguati e con strani morsi sul collo, il futuro presidente degli Stati Uniti torna a casa e scrive nel suo diario: «Dedicherò la mia vita allo studio e all’allenamento. Nel nome di mia madre, diventerò un maestro nell’uso delle armi. E userò il mio talento per un unico obiettivo…»
Dotato di una forza leggendaria e di una ferrea determinazione, Lincoln terrà fede alla promessa, annotando nel diario le tappe della sua guerra clandestina contro i nemici più infidi degli Stati Uniti: i vampiri. Una guerra che lui continuerà a combattere anche dopo aver conquistato la Casa Bianca…
Se Lincoln è ricordato come il presidente che ha sconfitto i Confederati e ha liberato milioni di schiavi, la sua battaglia contro i vampiri è invece rimasta ignota. Fino ad oggi. L’autore di questo romanzo è infatti riuscito dove tutti gli altri storici hanno fallito nel corso degli ultimi 140 anni: ha ritrovato il diario di Lincoln. Il suo diario segreto. E ha deciso di pubblicarlo, perché tutti conoscano la vera storia di Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti e implacabile cacciatore di vampiri.
Recensione
di Molly68
Trasformare una delle figure più importanti e carismatiche della storia americana in un eroe ammazza vampiri è una sfida audace, che soltanto chi ha già “osato” qualcosa di simile poteva raccogliere.
Seth Grahame-Smith, reduce dallo strepitoso successo mondiale ottenuto dalla sua rivisitazione horror di un classico amatissimo (Orgoglio e pregiudizio e zombie), ci ha evidentemente preso gusto. Dalla sua penna arguta scaturisce quindi un inedito e sorprendente Abramo Lincoln, nella cui vicenda realtà storica ed elementi di fantasia si fondono con tale abilità da renderne credibile ogni risvolto.
Il romanzo è racchiuso in una cornice che narra del ritrovamento non proprio casuale dei diari segreti del Presidente da parte dell’Autore. Questi, con grande precisione, ricostruisce la biografia di Lincoln, ponendo in secondo piano l’analisi storiografica del suo operato e lasciando che sia lo stesso Abe a narrare direttamente i fatti incredibili attraverso le avvincenti pagine del suo diario.
Tutto sommato (e nonostante qualche aspra critica), direi che il dissacrante e ambizioso tentativo di romanzare in forma vampiresca la vita e le opere del più emblematico e compassato presidente degli Stati Uniti d’America è riuscito. Grahame-Smith ci consegna un Abramo Lincoln improbabile (ma, proprio per questo, affascinante) sterminatore di vampiri, e rivela una l’esistenza di un piano storico “segreto” in cui mostri spietati cercano subdolamente di assumere il controllo della politica americana e di sfruttare lo schiavismo per procurarsi cibo fresco in modo insospettabile: a chi, infatti, può importare della vera sorte di coloro che sono considerati meno che animali?
Coinvolto suo malgrado nella vicenda, a causa della morte di sua madre provocata da un vampiro, il piccolo Abe cresce e vive per condurre la sua guerra segreta contro i veri nemici della neonata Nazione, svelandosi ai lettori non come il severo uomo politico che abolì la schiavitù e vinse la guerra civile, ma come il più grande cacciatore di vampiri della sua epoca.
Il libro mescola stile epistolare e biografia, è ambientato nei luoghi in cui l’America moderna è nata e cresciuta, e mi ha ricordato molto Il battello del delirio di George R. R. Martin. L’idea che i vampiri infestassero gli stati del Sud, servendosi degli schiavi come cibo da allevamento, trae spunto proprio dalla cupa e inquietante storia del Fever Dream.
Nel romanzo di Grahame-Smith alcuni vampiri sono “buoni”, nel senso che si schierano dalla parte dei fragili umani, come Abe imparerà dal suo mentore, il misterioso (e simil-Rice) Henry Sturges, ma la maggior parte di essi è crudele e spietata. Durante la sua vita, Lincoln stringerà un bella amicizia con un visionario Edgar Allan Poe, anche lui vittima del segreto mostruoso che minaccia la libertà degli uomini, e perderà molti affetti a causa dei vampiri. Divorato dalla sete di vendetta, Abe trova una momentanea tranquillità nel matrimonio e nella famiglia; ma la quiete precede spesso la tempesta, e anche in questo caso sta per accadere qualcosa di terribile. Altri lutti aspettano Lincoln, mentre nel paese infuria una cruenta guerra civile.
Grahame-Smith sfodera una notevole abilità narrativa e stilistica, supportata da un acuto senso del ritmo. Dopo un inizio che lascia un po’ perplessi per l’argomento trattato, infatti, il lettore si fa coinvolgere dalla vicenda e segue con curiosità e interesse crescente la trasformazione di Abramo Lincoln da severo personaggio storico a star di un inedito racconto di vampiri, in cui azione e passione la fanno da padroni.
La scrittura è fluente e vivace, lo stile in grado di rendere tutto (una volta accettato il paradosso narrativo) assolutamente credibile e “normale”. I personaggi sono ben caratterizzati e non manca un certo humour in alcuni di essi.
Da leggere.