La leggenda dell'angelo infernale

Da Inazumaluke

"The greatest thing that I have learned is probably the simplest thing any of us can learn: I am who I am" (Ralph Hubert Barger Jr).

Sonny Barger (nella foto, di Bill Ray) è una controversa, quanto carismatica e leggendaria figura del motociclismo americano. Incarna il discusso mito degli Hell's Angels e la ricerca spasmodica, compulsiva, della libertà, perseguita vivendo la vita al limite e, forse, talvolta, oltre il limite. In questo post, un po' della sua storia. A voi le conclusioni.

Ralph Hubert Barger Jr, detto Sonny è nato nei pressi di Modesto, in California, nel 1938. Il padre era operaio, mentre la madre, Kathryn Carmella, di origini italiane, abbandonò molto presto la famiglia. Fin da giovane era un vero ribelle e non amava la scuola. A 17 anni non ancora compiuti si arruolò nell'esercito, mentendo sulla sua età. Fu scoperto quattordici mesi più tardi e congedato. Lasciato l'esercito, Sonny tento varie occupazioni, senza mai veramente integrarsi nella società dell’epoca a causa della sua passione per le moto, la compagnia degli amici ribelli come lui, l’alcol e, magari, qualche spinello. Nel 1956 fondò un primo club di motociclisti col nome di "Oakland Panthers", ma non era abbastanza. Nel 1957 creò allora un gruppo più compatto e coeso di bikers, l'Hell's Angels Motorcycle Club of Oakland, una vera fratellanza che si basava su regole ferree e un’organizzazione che molti ritengono abbia tratto origine dall’esperienza militare di Sonny. In effetti, come nell’esercito, il gruppo aveva una struttura gerarchica definita e i suoi membri erano selezionati sulla scorta della loro fedeltà assoluta, dell'abilità in moto, del loro spirito di sacrificio e devozione al club.
Il nome di Hell’s Angels non era nuovo. Altri gruppi motociclistici l’avevano adottato in precedenza mutuandolo da quello di uno squadrone USAF di B17 della seconda guerra mondiale che, a sua volta, era stato probabilmente ispirato dal titolo di un film di Howard Hughes del 1927. Il primo MC a fregiarsi del titolo di "Hells Angels" pare comunque siano stati i Pissed-Off Bastards di Bloomington, che nel 1948 furono la prima sezione storica dell'HAMC - Hells Angels Motorcycle Club, che si stabilirono a San Bernardino, in California.

Nel 1959 Sonny organizzò un meeting di tutti i maggiori gruppi motociclistici indipendenti della California, e propose un’alleanza tra tutte le bande di bikers che non aderivano all’American Motorcycle Association, considerata un’organizzazione borghese e priva dei veri valori di libertà e fratellanza che contraddistinguevano i bikers più veri. Sonny ebbe l'idea di suggellare tale alleanza con il titolo di Onepercenters. L'uno per cento era la minoranza che si distingueva nettamente dall’immagine del motociclista medio americano: educato, onesto e rispettoso delle regole, della legge e delle convenzioni sociali. Qualcosa di diverso, insomma, dalla visione perbenista del motociclista e dall’ uso della moto per puro hobby.

Durante gli anni sessanta l'HAMC ("Hells Angels Motorcycle Club") si fece conoscere al pubblico in molteplici occasioni, suscitando curiosità, ma più di frequente indignazione, nell'opinione pubblica del tempo. La gente restava esterrefatta dall’abbigliamento in cuoio e jeans sdruciti dei bikers, dai tatuaggi, dai capelli lunghi e la barba incolta (ben prima dell’epoca hippy) nonché dall’ostentazione, da parte di alcuni, di simboli nazifascisti. Al di là delle idee politiche, però, quei simboli erano un modo per shockare i benpensanti e tener lontani gli scocciatori.
Nel 1965, durante una manifestazione di pacifisti contrari alla Guerra del Vietnam, gli Hells Angels caricarono il corteo in segno di solidarietà verso i militari americani che combattevano e morivano a migliaia di chilometri da casa senza alcuna obiezione di coscienza. Fu in quell’occasione che Sonny scrisse una lettera alla Casa Bianca offrendosi volontario, assieme ad altri Angels, per andare a combattere in Vietnam "in rinforzo" all'esercito regolare.
"Treat me good, I’ll treat you better; treat me bad, I’ll treat you worse."

The Rolling Stones @ Altamont

Nel dicembre del 1969, quattro mesi dopo Woodstock, gli Hells Angels furono incaricati del servizio d’ordine del concerto dei Rolling Stones all'Altamont Raceway Park. E non fu un successo. Sonny racconta che la lunga attesa sul palco degli Stones aveva reso la folla impaziente e pericolosa. Pare che, in quell’occasione, si accostò a Keith Richards e gli puntò la pistola al fianco dicendogli: “start playing your guitar or you are dead!”. A chiudere l’evento, un  diciottenne di colore, di nome Meredith Hunter, si fece largo fra il pubblico con una pistola in mano, forse esplodendo un colpo: fu immediatamente respinto dal palco e, nella ressa, accoltellato da uno degli Angels, Alan Passaro. Questi fu condannato per omicidio e finì in prigione dove, più tardi, morì. Trent’anni dopo il suo arresto, gli fu riconosciuta la legittima difesa...

La rissa attorno a Meredith Hunter

In quegli anni, l’eco mediatica delle gesta degli Hell’s Angels fece si che alcuni B-movies li vedessero protagonisti: così Hell's angels on wheels, con un giovanissimo Jack Nicholson protagonista e lo stesso Sonny, comparsa e stuntman di qualità. Oppure il cult Hells Angels '69, dove Sonny Barger recita assieme a altri Angels di Oakland, come Terry The Tramp, Charlie Magoo, Skip Workman, Fu Griffin ed altri.

Jack Nicholson in Hell's Angels on wheels

Negli anni Sonny aveva però subito alcune condanne per reati minori, e quando nel 1972 venne incriminato per il presunto omicidio di Severo Agero, un cittadino cubano trovato morto, fu condannato a oltre trent’anni di reclusione. Con l'aiuto della sua seconda moglie Sharon (la prima, Elsie, era morta nel 1965 a seguito di un aborto clandestino), Sonny fu scarcerato nel 1977, scagionato dalla condanna più grave.

Nel 1979, a seguito del Racketeer Influenced and Corrupt Organizations – RICO Act del 1979, diverse abitazioni degli Hells Angels di Oakland e San Francisco furono perquisite dall’FBI e Sonny, insieme a alcuni membri del HAMC furono arrestati. Secondo il RICO, infatti, qualsiasi membro di un’associazione che avesse avuto contatti con persone colpevoli dei reati previsti era a sua volta imputabile del reato di associazione a delinquere. A seguito di tale episodio gli Hells Angels rischiarono di scomparire per sempre. Ma dopo molti mesi di battaglie legali, le accuse a Sonny non riuscirono ad essere provate oltre ragionevole dubbio.
Nel 1982 Barger si ammalò di tumore alla laringe, che gli dovette essere asportata. Rischiò di perdere la voce e di non poter più guidare una moto. Ma riuscì a ristabilirsi, solo per difendersi da una nuova imputazione di reato per traffico di esplosivi. Sonny sostiene che l’accusa fu il frutto di una congiura ai suoi danni, architettata da un infiltrato dell’FBI all'interno del club, tale Anthony Tait, che, a causa di un regolamento di conti personale con un membro degli Outlaws MC, cercò in ogni modo di far scatenare una guerra tra le due fazioni, coinvolgendo Sonny nel tentativo di far esplodere la sede degli Outlaws a Chicago. Dal 1987 al 1992, Sonny restò in carcere.
"My most basic credo is: I never said freedom was cheap. And it ain’t. Never will be. It’s been the highest priced and most precious commodity in my life."
Dopo aver affrontato il divorzio dalla sua seconda moglie, Sharon Marie Gruelke, vittima della tossicodipendenza, Sonny oggi vive a Cave Creek in Arizona. Dal 2001 ha intrapreso con successo la carriera di scrittore, cimentandosi nella sua autobiografia e alla produzione di romanzi e saggi, e naturalmente, guida la moto:
“If I ever get too old to ride my Motorcycle, and have pretty girls, I’d rather just rob a Bank and go back to prison.”

In questi giorni Sonny si sta dedicando alla produzione di un film indipendente, tratto dal suo racconto, Dead in 5 Heartbeats. Nel film, il presidente di un immaginario Infidelz MC, Patch Kinkade, è trasportato in una vita precedente in cui il trattato di pace tra Motor Club è stato infranto. I diversi MC del film saranno interpretati da numerosi autentici motociclisti dall’Arizona e dalla California. Il film sarà girato nell’area della città di Phoenix (non lontano dal Gran Canyon), utilizzando un nuovo tipo di riprese in 3D in modo da assicurare il massimo coinvolgimento del pubblico. La regia è affidata a Jeff Santo, non nuovo al genere bikers (This Old Cub, Jake´s Corner, Off the Boulevard), prodotto da Sonny Barger, Fritz Clapp and Santo. L’uscita è attesa in autunno. Stay tuned.

Jeff Santo, Sonny Barger e Fritz Clapp


Fonti: Sonny Barger Official site, Wikipedia, The selvedge yard

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