La leggerezza

Creato il 18 gennaio 2015 da Luz Cris
Sfuggire al peso di una gravità che rende la vita soffocante, spigolosa, priva di fantasia. Un'impresa non da poco se allo stesso tempo si cerca di non essere superficiali, di entrare dentro le cose e percorrerle fino in fondo, di concretizzarle seriamente quando si tratta di un prodotto della creazione artistica o di un momento della nostra vita professionale. Eppure perchè privarci di supporre che leggerezza e rigore possano essere abbracciati entrambi, costantemente, e piuttosto non arrivare alla certezza che proprio questo connubio dà un'opportunità in più al vivere, rende ricca e originale la creazione e significativa ogni relazione umana? Calvino nelle sue Lezioni americane dedica un gustoso capitolo alla leggerezza, desunto da una conferenza che credo incantò l'uditorio. Intendendo spiegare tanti suoi registri narrativi, fa scivolare il suo sguardo attraverso grandi opere d'ogni epoca, leggendovi proprio la leggerezza che vuole teorizzare. Fra i suoi esempi, Mercuzio, indimenticabile personaggio della tragedia dei due amanti di Verona, in risposta a Romeo e al suo sentirsi schiacciato sotto il peso d'amore, lo invita a servirsi delle ali di Cupido per volare piuttosto, e godere appieno delle opportunità dell'amore. E' la stessa levità di Cyrano, che fino alla morte recupera il senso dell'ironia in ogni esperienza, anche quella tragica del trapasso. Così come la spinta forte a superare i limiti dell'immaginazione, sostanziata nella leggerezza del volo del Barone di Munchausen, esplode nel celebre personaggio creato da Rudolph Erich Raspe. Gli esempi di questa leggerezza, ciò che vuole rappresentare, sono decine e decine nella letteratura di tutti i secoli, ciò fa pensare che essa sia un valore imprescindibile, simboleggiato nella vittoria sul peso della gravità e ricco di significati dietro questa apparente semplificazione. Non è mai tardi per rivendicare il diritto alla leggerezza, se le diamo il potere di abbattere ogni fortezza innalzata dall'austerità, la mancanza di fantasia, di coraggio. Apparentemente inespugnabili, le mura di queste fortezze sarebbero friabili dinanzi al vento di una leggerezza che è più forte di quanto si potrebbe immaginare. Personalmente, rivendico il mio diritto alla leggerezza ovunque io sia, pur non perdendo di vista le fondamenta salde su cui mi costruisco professionalmente, artisticamente e umanamente. La mia leggerezza è uno scudo ad esempio contro la saccenza, l'austerità e superbia di chi non comprende quanto siano vaste le possibilità umane, come si possa cogliere la bellezza nella semplicità e si possa essere dignitosamente in grado di contribuire ad essa. Amo scrivere, recitare, dirigere, insegnare, tutti ambiti costruiti su forti impalcature ma sulle quali si erge la mia costante levità. Detesto la bieca ignoranza di coloro che possono apparire onniscenti ma ai quali manca l'umiltà, così come detesto l'ignoranza grossolana di chi sceglie di non progredire e guardare con occhi sempre nuovi alle infinite possibilità che la vita offre. Luz

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