La letteratura si fa sui social: nasce la Twitteratura

Creato il 25 gennaio 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Nel novembre del 2012 vine indetto il primo Twitter Fiction Festival, una cinque giorni tutta dedicata alla narrativa in 140 caratteri. Il coordinatore dell’iniziativa, Andrew Fitzgerald, nel post di lancio ha dichiarato: “ Twitter è stato utilizzato per la politica, per lo sport, la musica, ma si è rivelato ancheil mezzo ideale per raccontare delle storie”.

Per l’Italia è stato scelto il progetto dell’editore DoppioZero, @00SerialTw, che ha proposto una riscrittura delle Fiabe Italiane di Italo Calvino in 140 caratteri. Un progetto molto articolato visto il limite dei caratteri utilizzabili, ma a volte è proprio dietro i limiti che si nascondono le possibilità.

Un’operazione letteraria innovativa per la didattica digitale è stata lanciata su Twitter con i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni: si chiama @TwLetteratura il progetto che fa rivivere la storia di Renzo e Lucia attraverso cinguettii social. Eravamo abituati ad annoiarci alla lettura de “I promessi sposi” fatta sottolineando e scrivendo schede e ritratti dei personaggi. Qualche professore era riuscito persino a farcelo odiare. Molti di noi , terminato il liceo, non lo presero più in mano. Oggi invece Manzoni diventa alla portata di tutti, tra tweet e retweet quotidiani.

Grande successo ha avuto anche la riscrittura di Pinocchio di Carlo Collodi #TwPinocchio che si è conclusa pochi giorni fa.

Nel suo ebook “Narrativa in 140 caratteri, Genesi della Twitteratura” , Sonia Lombardo parte proprio da queste premesse per cercare di ricostruire gli elementi di questo fenomeno letterario e di rintracciarne le prospettive future. La sua è un’analisi è molto scorrevole e veloce e si rivolge a tutti, addetti ai lavori e non, e apre a tantissime riflessioni, soprattutto per i giovani scrittori e per il futuro dell’editoria digitale. Si parte con la storia di twitter per poi definire un mini vademecum per la creazione di un profilo e per la gestione migliore delle interazioni con i followers (chi ci segue).

Ma come si diventa narratori in 140 caratteri? Sonia Lombardo ce lo spiega bene, presentandoci i contenuti già sperimentati analizzandone i pregi e difetti e fornendoci degli strumenti per lo storyteling.

“C’è voglia di comunicare, di sperimentare cose nuove, di portarsi a spasso nella vita di tutti i giorni anche un po’ di immaginazione formato mobile. La letteratura non deve per forza essere il mattone noioso che stava sui banchi di scuola.”

I social network possono dunque essere non solo strumenti di interazione personale, ma anche luoghi della cultura e promotori di strumenti per l’educazione alla lettura.



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