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Altri hanno parlato di questo provvedimento ignobile in maniera più competente di quanto potrei fare io (Stefano Rodotà, Michele Ainis, Ignazio Marino e anche tra i blog che seguo come Cinzia Sciuto, Francesco Zaffuto, Alessandro Giglioli e chissà quanti altri), forse un tempo avrei potuto aggiungere qualcosa, sicuramente qualche considerazione al riguardo l'ho già espressa a suo tempo (qui e qui) ma adesso non ce la faccio ad aggiungere altro.
Ultimamente sto diventando sempre più insofferente a scrivere di chi palesemente vale meno di un'unghia tagliata dalle dita del mio piede. Non posso farcela a scrivere di ricettatori che siedono in Parlamento o di perfetti idioti incapaci di intendere e volere che fanno lezioni sui nuovi media e siedono nei consigli regionali perché papà è uno importante, di ministri accusati di associazione mafiosa che non vedono alcun motivo per dimettersi, di un fallito imbottito di soldi fatti con la corruzione che inneggia all'evasione fiscale, di un cretino che da del cretino ad un altro cretino, di chi accusa di terrorismo una comunità pacifica di cittadini che chiede in quale direzione porti il progresso di cui ci si riempie la bocca solo perché così fan tutti, di un paese di poveri coglioni governati da massoni che tributano ad un deficiente afasico competenze strategiche che non ha mai avuto e che viene folgorato dal debito nazionale che fino a ieri ha negato avesse alcuna importanza, di mentecatti che si scusano se devono alzare le tasse per le auto di lusso, di trogloditi convinti di saper governare la complessità incendiando casse di leggi, di tagli alle pensioni del 5% sulle eccedenze dei 90.000 euro annui presentati come sacrifici quando le persone normali di euro all'anno ne prendono molti meno e forse nessuno, di cavernicoli che esprimono il loro disappunto mostrando il dito medio ad ogni occasione e che per pulirsi il culo usano il tricolore, di sindacalisti lacché che improvvisamente scoprono la natura illiberale di questo governo, di pagliacci additati come intellettuali che ancora cianciano della rivoluzione liberale ad opera di un fantoccio in disfacimento, di deputati che si vendono per un mutuo, di mezze calzette che si fanno consigliare da un faccendiere già condannato cui le persone normali non chiederebbero di comprare un giornale, di delinquenti che scambiano le tangenti per regali di Natale e di chi benedice tutto questo in nome di un Dio brandito a uso e consumo di un circolo ristretto di culi obesi che dispensano consigli su come affrontare la fame nel mondo.
No, non ce la faccio proprio a scrivere di tutto questo schifo. Aggiungete il caldo di questi giorni e capirete benissimo perché mi viene da vomitare.