Ve lo dicevo che c’era polvere. E ora vi posso anche raccontare il perchè: la Capa si è messa in testa di trasformare lo sgabuzzino/magazzino in una saletta. E non una sala da tè, bensì una sala di LETTURA.
Io le dico: “Magari diamo un’imbiancata, mettiamo gli scaffali Gorm dell’Ikea e viene fuori una bella dispensa”.
Lei mi guarda, stortando un po’ la testa come se avesse davanti un raro esemplare di barista sfigata e ripete: “Una sala di lettura”.
E quindi: imbianca, metti giù il parquet, monta le librerie, sistema le poltrone e i tavolini. Si può passare così tutta l’estate?
Non è mica finita: perché mi spedisce in giro a dire a tutti che vogliamo libri GRATIS, da far leggere GRATIS, possibilmente belli e va bene anche inediti.
Però ora tutto il lavoro è finito: la sala è linda, sui tavolini ci sono vassoi di biscotti del lettore, negli scaffali i primi libri e sulle mensole penne, matite e taccuini, ecco ora io questo posto me lo immagino con i nostri clienti che leggono, scrivono note, bevono una cosa oppure fanno una scappata di corsa per lasciare un racconto “perché, mah, non so forse non gira. Voglio un’altra opinione”.
Dlin dlon: è il primo cliente. “Un caffè, un biscotto e… mi fermo a leggere questo giallo!”