La lista nera che protegge le foreste

Creato il 04 ottobre 2015 da Salvaleforeste
Il governo brasiliano da alcuni anni pubblica la “lista nera” dei comuni-motosega, quelli col più alto tasso di taglio illegale. Secondo uno studio scientifico, questa sorta di gogna virtuale ha abbassato del 26% la deforestazione nei comuni incriminati. Le autorità pubbliche del Brasile, partire dal 2008, pubblicano regolarmente "liste nere" di comuni con alti tassi di deforestazione illegale. Questo strumento di politica ambientale funziona: gli scienziati del Center for Development Research (ZEF) e dell’Università di Bonn hanno scoperto che la strategia del "pubblico disonore” ha ridotto la distruzione della foresta nei distretti incriminati. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PLoS One.
Nel corso degli ultimi anni, la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è declinata (anche se nel corso dell’ultimo anno si è registrato un ritorno alla crescita). Tra il 2009 e il 2004, la superficie di foresta abbattuta illegalmente è calata da 27.000 a 10.000 chilometri quadrati. Le ragioni di questo calo sono numerose, tra queste, il calo dell domanda internazionale di prodotti agricoli e forestali a causa della crisi economica.  Ma le politiche messe in campo dal governo brasiliano hanno svolto un ruolo chiave nel proteggere ampie fasce di foresta pluviale: nuove aree protette, controlli più severi e non ultima la lista nera dei comuni-motosega I ricercatori hanno studiato l'effetto delle cosiddette liste nere pubblicate dalle autorità brasiliane, che elencano i comuni con i tassi di deforestazione più alti. Il risultato è che "le associazioni ambientaliste e i media possono aumentare la pressione verso i responsabili della deforestazione", sostengono i ricercatori. Quando i ricercatori hanno confrontato lo sviluppo della deforestazione nei comuni in lista nera con quella in comuni dalle caratteristiche similari, ma non listati, hanno individuato un netto calo della deforestazione tra i primi. Secondo gli studiosi, la lista nera avrebbe portato alla protezione di oltre 4.000 chilometri quadrati di forse, circa 40 volte l'area del Parco della Foresta Nera in Germania.